Versione originale di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com
- Il Wilshire 5000 Total Market Index, noto come "indicatore di Buffett", confronta il valore del mercato azionario con la dimensione dell'economia.
- Questo indicatore raggiunge un massimo record del 195%, indicando che un crollo potrebbe essere in arrivo.
- Gli investitori si basano spesso su questo indicatore quando misurano le valutazioni totali delle azioni.
Investing.com - L'indicatore di mercato preferito di Warren Buffett è salito a un massimo storico del 195%, indicando che le azioni sono sopravvalutate e potremmo vedere un forte calo nei prossimi mesi.
Questo indicatore prende la capitalizzazione di mercato di tutte le azioni scambiate pubblicamente negli Stati Uniti e la divide per il prodotto interno lordo trimestrale. Gli investitori lo usano per misurare la valutazione del mercato azionario rispetto alle dimensioni dell'economia.
Il Wilshire 5000 Total Market Index è arrivato a 42 trilioni di dollari, mentre la stima anticipata del PIL del quarto trimestre è di 21,5 trilioni di dollari.
Dividere questi numeri mette l'indicatore di Buffett al 195%, ben al di sopra del livello del 187% che ha raggiunto nel secondo trimestre del 2020, quando il PIL era circa il 10%, sottolinea Business Insider.
Buffett ha elogiato l’indicatore in un articolo del 2001 sulla rivista Fortune, definendolo "probabilmente il modo migliore per misurare le valutazioni in un dato momento".
Secondo il CEO di Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa), il raggiungimento del massimo storico da parte dell'indicatore durante la bolla dot-com rappresentava un "segnale di avvertimento molto forte" del prossimo crollo.
Il metro preferito di Buffett è salito anche nei mesi precedenti la crisi finanziaria, rendendolo uno strumento affidabile per anticipare i crolli del mercato, ricorda Business Insider.
Tuttavia, la misura ha i suoi difetti, aggiunge il media. Per esempio, confronta il valore attuale delle azioni con il PIL del trimestre precedente. Inoltre, le società quotate negli Stati Uniti non sempre contribuiscono all'economia statunitense, e il PIL ignora i guadagni esteri.
La pandemia di coronavirus ha anche interrotto l'attività economica e depresso il PIL, gonfiando le letture dell’indicatore Buffett nell'ultimo anno. Nonostante questo, le azioni vengono scambiate ancora a prezzi molto alti, suggerendo che l'indicatore non è completamente fuori posto.
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