15 gennaio (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico oggi hanno toccato i minimi da tre anni e mezzo, con la rinnovata pressione sui prezzi del greggio e dati deludenti dalla Cina a frenare gli investitori.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,20 perde lo 0,92%. L'indice Nikkei ha terminato la seduta in calo dello 0,54%.
I prezzi del greggio sono rimbalzati ieri, con il derivato sul Brent salito del 2,4% a 31,03 dollari al barile in ripresa dai 29,73 dollari, minimo da 12 anni, del giorno precedente. Ma il rally è durato poco.
Il crollo delle quotazioni ha spaventato i mercati finanziari, già alle prese coi timori legati al rallentamento dell'economia cinese.
** SHANGHAI ha chiuso in calo del 3,5%, il livello più basso dal dicembre 2014, in scia a dati più deboli del previsto sui prestiti bancari a dicembre, oltre che sui prezzi del greggio.
** HONG KONG in calo zavorrata dal settore immobiliare. Prada guadagna oltre il 2%.
** Chiusura ai minimi da oltre quattro mesi per SEUL; SYDNEY ha concluso la seduta in calo dello 0,5%.
** In calo MUMBAI e SINGAPORE.
** Ha chiuso in leggero rialzo TAIWAN, dove prevale comunque la cautela in vista delle elezioni presidenziali di domani. Balzo del 4,2% per il produttore di chip Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSMC) dopo un utile netto sopra le attese nel quarto trimestre.