MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in ribasso una seduta che porta la borsa a toccare i nuovi minimi dall'estate 2013.
Operatori e analisti appaiono sconfortati dall'andamento del listino milanese. Tutti, senza eccezioni, sottolineano che il ritracciamento fisiologico di inizio anno ha assunto i contorni del panic selling, con i titoli che stanno toccando livelli che non rispecchiano i fondamentali.
** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso il 3,21%, a 15.913,12 punti, scendendo sotto quota 16.000 punti in chiusura per la prima volta dal 19 luglio 2013, scivolando sino a 15.848,63 punti e vanificando nel finale il recupero registrato dopo l'apertura di Wall Street.
** Il livello è ancora piuttosto distante da quello del 26 luglio 2012 (12.430,12 punti il minimo di quella giornata), quando il presidente della Bce, Mario Draghi, pronunciò l'ormai celeberrima frase "whatever it takes".
** Tornando ad oggi, l'AllShare ha ceduto il 2,96% e il MidCap l'1,25%. Volumi per un controvalore di circa 3,75 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 ha lasciato sul terreno l'1,42%.
** Banche ancora protagoniste in negativo: il paniere ha chiuso in calo del 5,5%. INTESA SANPAOLO ha ceduto il 6,12% all'indomani della pubblicazione dei risultati 2015. Popolari tartassate per l'ennesimo giorno: UBI (MI:UBI) BANCA -8,87%, BANCO POPOLARE (MI:BAPO) -8,63% e POPOLARE MILANO -8,35%. Meglio POPOLARE EMILIA ROMAGNA: -2,17%.
** UNICREDIT (MI:CRDI) pesante (-7,91%) nel giorno della pubblicazione dei conti.
** MONTEPASCHI (-3,08%) lambisce quota 0,5 euro.
** In lettera anche MEDIOBANCA (MI:MDBI) (-5,6%) e, tra le mid cap, CARIGE (-10,51%) e BANCA FINNAT (-7,3%).
** Fuori dal paniere principale, BANCA INTERMOBILIARE (+16,48%) prosegue la corsa cominciata dopo la comunicazione dei risultati.
** Restando ai finanziari, male il risparmio gestito: ANIMA -3,58%, BANCA MEDIOLANUM (MI:BMED) -4,58%, AZIMUT (MI:AZMT) -2,38%, POSTE ITALIANE -3,54% e, fuori dal paniere principale, FINECOBANK -4,91%.
** Assicurazioni deboli: GENERALI -4,05%, UGF -3,89% e UNIPOLSAI -3,25%.
** Non si arresta la discesa di FIAT CHRYSLER (-2,79%), che ha preso il via la settimana scorsa, dopo la pubblicazione dei risultati. In scia FERRARI (-5,9%)CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL (-4,7%) ed EXOR (MI:EXOR) (-4,3%).
** Petroliferi sempre in sofferenza, complice la debolezza perdurante del greggio: ENI (MI:ENI) -3,97% e TENARIS -5,77%.
** SAIPEM (MI:SPMI) (-5,56%) sempre alle prese con il turbinìo dell'aumento di capitale.
** Riscoperte TELECOM ITALIA (+3,57%) e MEDIASET (MI:MS) (+1,36%).
** Reduce da una picchiata durata diverse sedute, LUXOTTICA (MI:LUX) è tornata in denaro: +1%.
** Segno più per CAMPARI (+1,56%); in linea di galeggiamento ENEL (MI:ENEI) (-0,11%) ed ENEL GREEN POWER (-0,06%%).
** In parte risparmiato dalle vendite nei giorni scorsi, il lusso oggi è stato preso di mira: TOD'S -5,43%, YOOX NET-A-PORTER -2,14% e SALVATORE FERRAGAMO (MI:SFER) -2,6%.
** Tra le small cap, tracollo di ZUCCHI: -38,46%.