Investing.com - I futures del greggio sono misti negli scambi instabili di questo martedì, la chiusura di una raffineria pesa sul prezzo del West Texas Intermediate, mentre il Brent sale sulla scia dell’impennata sui mercati azionari globali.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad ottobre crolla di 1,68 dollari, o del 2,7% a 44,77 dollari al barile negli scambi della mattinata europea.
Sul prezzo del greggio USA pesa la chiusura della raffineria di Baton Rouge, in Louisiana, la divisione più grande della Exxon Mobil (NYSE:XOM), con una produzione di 502.500 barili al giorno.
Le perdite sono rimaste limitate tra i segnali che gli impianti di trivellazione USA stanno riducendo la produzione dopo che i prezzi sono colati a picco durante l’estate.
Secondo quanto dichiarato venerdì dall’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI), il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è sceso di 13 unità la scorsa settimana a 662, il primo calo settimanale in sette settimane.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad ottobre schizza di 60 centesimi, o dell’1,27%, a 48,23 dollari al barile.
Il sentimento dei mercati è stato incoraggiato dall’impennata registrata sui mercati azionari globali, nonostante i dati commerciali deludenti cinesi che hanno comportato ulteriore volatilità sui mercati asiatici.
I dati ufficiali pubblicati questa mattina hanno mostrato che il surplus commerciale cinese è salito a 60,2 miliardi di dollari il mese scorso dai 43,0 miliardi di luglio, contro le stime di un surplus pari a 48,2 miliardi di dollari.
Le esportazioni in Cina sono scese del 5,5% rispetto all’anno precedente, superando le aspettative di una riduzione del 6,0%, mentre le importazioni sono crollate del 13,8%, molto più dell’8,2% previsto.
L’indice Shanghai Composite è schizzato di oltre il 4,5% nell’ultima ora di scambi, recuperando le perdite della seduta e chiudendo con un’impennata del 3%.
L’ondata di ottimismo ha investito anche i mercati europei, con il tedesco DAX, il francese CAC 40 ed il londinese FTSE 100 che subiscono un’impennata di oltre l’1,5%.
Negli Stati Uniti, si prevede un’apertura in forte rialzo di Wall Street, con i futures Dow su di 250 punti.