LONDRA (Reuters) - Il biglietto verde conserva un apprezzamento di oltre 1,2% nei confronti dello yen e di circa 0,7% rispetto all'euro, ancora sulla scorta della decisione dell'Fbi di non incriminare Hillary Clinton per lo scandalo delle mail private.
Alla vigilia dell'Election Day, riferiscono gli operatori, il mercato è più fiducioso in una vittoria della candidata democratica su Donald Trump.
Se il nuovo inquilino della Casa Bianca fosse la Clinton si tratterebbe per gli investitori di una tranquillizzante conferma dello status quo, dunque della prospettiva di una stretta monetaria Fed il mese prossimo. Gli scommettitori danno intanto a Trump una chance su cinque, contro l'uno a tre toccato la scorsa settimana.
"Sul dollaro è già venuto meno gran parte dell'effetto sconto di Trump" osserva Stephen Gallo, strategist per i cambi di Bank of Montreal a Londra.
Indipendentemente dal risultato elettorale del Congresso, una vittoria della Clinton dovrebbe portare il dollaro a 1,09 contro euro, mentre lo scenario peggiore sarebbe un voto contestato -- come nel caso del 2000 -- che porterebbe l'euro a 1,14.
Alcuni analisti guardano però con timore agli scenari per il post-voto, memori dell'esperienza del referendum britannico che ha colto i mercati decisamente impreparati.
"La Brexit è stata per molti un'amara lezione di cui il ricordo è ancora vicino" spiega Craig Erlam, analista Oanda.
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