Versione originale di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - I mercati europei proseguono la giornata di oggi in verde, recuperando dopo i dubbi di ieri post Banca centrale europea.
Si distingue il settore bancario europeo, quello che sta crescendo maggiormente in questo momento, con incrementi di oltre il 4% per lo STOXX Banks EUR Price e del 3% per l'italiano FTSE Italia All Share Banks.
"Se è vero che molti operatori del mercato continuano a mostrare grande scetticismo nei confronti del rally dei mercati azionari negli ultimi mesi, che ha portato i principali indici a recuperare una parte sostanziale di quanto era stato dato all'inizio della crisi, la verità è che, come si è visto ieri, non appena la 'carta' appare sul mercato il 'denaro' reagisce immediatamente", ha spiegato in Link Securities.
"Il timore di perdere i guadagni, la mancanza di alternative di investimento e l'enorme liquidità che le banche centrali hanno iniettato nel mercato sono fattori che, a nostro avviso, e almeno nel breve periodo, continueranno a 'giocare' a favore dei mercati azionari", aggiungono questi esperti.
"Gli investitori continuano ad essere molto ottimisti, forse in eccesso, sull'evoluzione del processo di riapertura delle economie e sul suo impatto sulla ripresa economica. La verità è che, per ora, il comportamento dei mercati e la realtà socio-economica, che si riflette nella maggior parte dei Paesi, come conseguenza della crisi sanitaria causata dal coronavirus e delle misure draconiane adottate dai vari governi per contenere la pandemia, rimangono lontani. Il tempo ci dirà se questo fatto è giustificato o meno", concludono alla Link Securities.
José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets, raccoglie dati da Lipper che afferma che "nonostante gli aumenti della settimana, i fondi azionari statunitensi hanno avuto un deflusso di 1,6 miliardi di dollari. I fondi obbligazionari hanno un forte afflusso di oltre 13 miliardi di dollari e, a occhio, i fondi del mercato monetario hanno un deflusso di oltre 30 miliardi di dollari, che rappresenta il maggiore deflusso di cassa dal 2002 in non meno di una settimana.
“In altre parole, la mano forte esce dal contante e va in obbligazioni, il che è logico, meno paura ovviamente, ma non troppa fiducia perché il denaro non va in borsa", conclude Cárpatos.