MILANO (Reuters) - L'unica offerta, presentata congiuntamente da F2i e Raiway, per il 100% di Persidera - la società dei multiplex televisivi controllata al 70% da Telecom Italia (MI:TLIT) (Tim) e al 30% da Gedi -, si aggira intorno ai 250 milioni di euro, al di sotto di quanto atteso dai venditori che decideranno se cederla o meno entro la prossima settimana.
E' quanto riferiscono tre fonti vicine al dossier.
"Si tratta di un'offerta congrua che rispecchia il reale valore dell'azienda", dice una delle fonti. Un'altra sottolinea che "Tim deciderà entro il fine settimana o i primi giorni di settimana prossima come procedere. Restano aperte le due opzioni: cessione della partecipazione o conferimento in un trust". Secondo la terza fonte, "il valore di 250 milioni è un prezzo base che potrebbe essere addolcito da clausole nel contratto come gli earn out".
Oggi, in un'intervista a MF, l'AD di F2i, Renato Ravanelli, ha spiegato che "l'offerta è composta da ipotesi migliorative nel tempo ed è in linea con quanto gli azionisti si attendevano".
Tim è obbligata a vendere Persidera perché è la condizione posta dall'Antitrust Ue per il via libera al controllo da parte di Vivendi (PA:VIV) sulla società di tlc.
In Italia ci sono 20 mux: Raiway, Ei Towers e Persidera ne detengono cinque ciascuno. Gli altri cinque sono suddivisi fra Cairo, H3G, Dfree (che fa capo a Tarak Ben Ammar), Costantino Federico (editore di rete Capri) e Francesco Di Stefano (Europa7). Per motivi di antitrust nessuna società può avere più di cinque mux.
Per questo motivo l'offerta congiunta prevede l'acquisizione da parte di F2i della titolarità dei diritti d'uso delle frequenze attualmente rilasciate a Persidera per i propri multiplex DTT e l'acquisizione da parte di Rai Way dell'infrastruttura di rete con la contestuale sottoscrizione di un accordo pluriennale per la fornitura di servizi di broadcasting.
(Giancarlo Navach, Stefano Rebaudo)