Investing.com - Il prezzo dell’oro estende le perdite dell’overnight nella mattinata europea di questo giovedì, tra un dollaro più forte e l’attesa dell’annuncio di politica monetaria della Banca d’Inghilterra.
La BoE rilascerà la decisione del tasso, i verbali del vertice della Commissione di Politica Monetaria ed il report trimestrale sull’inflazione alle 11:00GMT, o 07:00AM ET, giovedì. Il Governatore della BoE Mark Carney terrà la conferenza stampa 11:30GMT, or 7:30AM ET.
Un sondaggio Reuters della scorsa settimana ha previsto che la banca d’Inghilterra taglierà il tasso di interesse allo 0,25% dallo 0,50%, ma secondo la maggior parte il programma di acquisti di bond non sarà incrementato per ora.
Le aspettative verso un intervento della banca sono aumentate dopo che il Governatore della BoE Mark Carney ha recentemente dichiarato che potrebbero essere necessari degli interventi di stimolo nel corso dell’estate per contrastare gli effetti della Brexit.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito stamane dello 0,2% a 95,69, staccandosi dal minimo di sei settimane di 94,94 toccato precedentemente in settimana.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange i futures dell’oro USA con consegna a dicembre sono scesi di 8,95 dollaro o dello 0,65% a 1.355,90 dollari l’oncia troy, alle 06:59GMT, o 2:59AM ET.
Ieri l’oro ha perso 7.90 dollari o lo 0,58%, dopo l’incremento del dollaro registrato in seguito al rilascio di dati migliori del previsto sull’occupazione USA.
Gli operatori attendono ora il report di venerdì sull’occupazione non agricola per valutare l’andamento generale della principale economia mondiale e capire se esiste la possibilità di un aumento dei tassi nel corso dell’anno.
Si prevede che i dati mostrino la creazione di 175.000 posti di lavoro questo mese, dopo un aumento di 287.000 a giugno, per il tasso di disoccupazione si prevede una lettura stabile al 4,9%, mentre per la retribuzione oraria media si prevede un aumento dello 0,2% dopo l’aumento dello 0,2% del mese precedente.
Una lettura positiva indicherebbe un miglioramento dell’economia, alimentando le speranze di un aumento dei tassi nei prossimi mesi, mentre una lettura negativa alimenterebbe l’incertezza sulle previsioni economiche e allontanerebbe la prospettiva di prossimi inasprimenti della politica monetaria.
I futures del fondi Fed vedono attualmente al 12% la probabilità di un aumento dei tassi per settembre. È al 40% la probabilità di un aumento dei tassi per dicembre, contro il 53% segnato precedentemente in settimana.
L’oro è stato fortemente supportato nelle ultime sedute, dal calo delle aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse, dopo il rilascio dei dati che hanno mostrato una crescita inferiore al previsto dell’economia USA nel 2° trimestre.
Il metallo giallo risente dell’aumento dei tassi di interesse USA. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.
Su base annua ha segnato un aumento del 28%, spinto dai timori sulla crescita globale e le aspettative di uno stimolo monetario.
Sempre sul Comex i futures dell’argento con consegna ad settembre sono scesi di 28,3 centesimi, o dell’1,38%, a 20,18 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre sale dello di 1,7 centesimi o dello 0,75% a 2,182 dollari la libbra.