Di Alessandro Albano
Investing.com - Scambi deboli a Piazza Affari, dove il FTSE MIB cede lo 0,2% in linea con le colleghe europee e il Btp a 10 anni rende meno del 4% in un contesto di incertezza sulle prossime mosse della Banca centrale europea che da marzo procederà anche a scaricare parte del suo bilancio titoli.
In un discorso tenutosi alla Deutsche Boerse (ETR:DB1Gn), la presidente Bce Christine Lagarde ha affermato che i tassi "dovranno ancora aumentare significativamente a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi e rimanere a quei livelli per tutto il tempo necessario".
"Man mano che ci avviciniamo all’appuntamento con le riunioni dei direttivi delle banche centrali si aggiornano le stime: per la Fed si punta a un rialzo di 25 punti base, per la Bce di 50 punti. Un vero e proprio “decoupling” che sta spingendo l’EUR/USD ai massimi da 6 mesi rispetto al dollaro", scrive Fabrizio Barini, analisti di Integrae Sim, in un'analisi pubblicata sul nostro sito.
Tra i titoli milanesi, in ribasso Eni (BIT:ENI) dopo l'offerta del green bond che ha visto ordini per 10 miliardi di euro e richieste da 300 mila investitori retail, mentre viaggia in deciso calo Saipem (BIT:SPMI).
Negative anche le principali banche, mentre scambiano sopra la parità Enel (BIT:ENEI) e Snam (BIT:SRG) nella seduta post-dividendo. Positiva anche Prysmian (BIT:PRY).
Al di fuori del listino blu-chip, si segnalano i rialzi di Enav (BIT:ENAV), Technoprobe (BIT:TPRO).
Nelle materie prime, forte riduzione dei prezzi del gas ad Amsterdam con prezzi del greggio pressoché fermi. Leggi anche: Gas: alti stoccaggi e meteo favorevole, TTF -10% ad Amsterdam
In merito all'oro nero, gli analisti del broker londinese Oanda scrivono che "anche se la riapertura della Cina in sé si rivelerà senza dubbio complicata, in particolare durante le festività del Capodanno, le prime indicazioni suggeriscono che c'è stato un aumento dell'attività, il che significa che l'economia potrebbe funzionare meglio durante la transizione e la ripresa".
"Il Brent - aggiungono potrebbe tornare nella fascia dei 90-100 dollari, con l'offerta del mercato petrolifero che si restringe".