Investing.com-- La maggior parte dei titoli asiatici è scesa giovedì, mentre i dati commerciali hanno evidenziato una continua debolezza dell'economia cinese e le azioni tecnologiche regionali sono state colpite dalla prospettiva di ulteriori restrizioni statunitensi nei confronti della Cina, dopo che i funzionari si sono opposti a una presunta svolta cinese in materia di chip.
Gli indici di Wall Street hanno fatto da apripista alle azioni regionali, in quanto i dati sul settore dei servizi degli Stati Uniti, più forti del previsto, hanno fatto aumentare le preoccupazioni per un'inflazione vischiosa. Questo ha alimentato un sell-off dei titoli tecnologici, così come la debolezza di Apple Inc (NASDAQ:AAPL), dopo che la Cina ha ordinato ai dipendenti statali di smettere di usare dispositivi stranieri, compresi gli iPhone di Apple.
I titoli tecnologici asiatici colpiti dalla debolezza di Apple e dai rinnovati timori USA-Cina
Le azioni dei fornitori asiatici di Apple, tra cui Samsung Electronics Co Ltd (KS:005930), AAC Technologies Holdings Inc (HK:2018), Hon Hai Precision Industry Co Ltd (TW:2317) e Japan Display Inc (TYO:6740) hanno subito una flessione, dato che la mossa cinese è arrivata pochi giorni prima del lancio della nuova gamma di iPhone 15.
Oltre alla notizia di Apple, i titoli tecnologici asiatici sono stati colpiti anche dai suggerimenti dei principali legislatori repubblicani, secondo i quali gli Stati Uniti dovrebbero porre fine a tutte le esportazioni di tecnologia verso le cinesi Huawei e Semiconductor Manufacturing International Corp (SMIC) (HK:0981), dopo che le due aziende hanno presentato nuovi chip che avrebbero violato le recenti restrizioni commerciali.
Le borse tecnologiche sono state le peggiori della giornata, con l'indice Hang Seng di Hong Kong in calo dello 0,9%, mentre l'indice sudcoreano KOSPI ha perso lo 0,6%.
SMIC è stata la peggiore performance dell'Hang Seng, con un calo di oltre il 6% dopo che i legislatori statunitensi hanno affermato che i nuovi chip dell'azienda, presenti nei telefoni Huawei, sono stati prodotti utilizzando tecnologie statunitensi limitate.
La retorica potrebbe stimolare ulteriori restrizioni statunitensi sulle esportazioni di tecnologia in Cina e potrebbe potenzialmente invitare a misure di ritorsione da parte di Pechino, preannunciando un'ulteriore destabilizzazione del commercio globale.
I titoli cinesi affondano tra i rischi per la crescita, i dati sul commercio sono poco incoraggianti
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi rispettivamente dello 0,8% e dello 0,5%, con la prospettiva di nuove tensioni sino-statunitensi, mentre la Cina è alle prese con una ripresa economica in rallentamento.
Sebbene i dati abbiano mostrato che importazioni e esportazioni si sono ridotti a un ritmo più lento del previsto in agosto, sono rimasti comunque vicini ai minimi storici, in quanto le imprese sono alle prese con una domanda locale e estera fiacca.
Anche il sito cinese surplus commerciale si è ridotto più del previsto, raggiungendo un minimo di due mesi, poiché le importazioni relativamente costanti hanno compensato la diminuzione delle esportazioni.
Le preoccupazioni per la Cina si sono riversate su altri mercati, con il ASX 200 australiano in calo di oltre l'1%. Anche il surplus commerciale del Paese si è ridotto più del previsto a luglio, toccando un minimo di 17 mesi, a causa del calo delle esportazioni di materie prime verso la Cina.
D'altra parte, le perdite dei titoli giapponesi sono state limitate, soprattutto perché i recenti commenti dei funzionari della Banca del Giappone hanno suggerito che la banca manterrà la sua politica monetaria facile per il momento. L'indice Nikkei 225 ha perso lo 0,2%, mentre il più ampio TOPIX è rimasto piatto.
I futures sull'indice indiano Nifty 50 indicano un'apertura in sordina, con i titoli tecnologici più pesanti che dovrebbero seguire i loro omologhi statunitensi.