Investing.com - I titoli immobiliari cinesi sono rimbalzati bruscamente dalle recenti perdite martedì, favoriti soprattutto dalle promesse di un maggiore sostegno economico al settore in difficoltà da parte dei massimi responsabili politici.
Il Politburo cinese, il massimo organo decisionale del Partito Comunista, ha dichiarato lunedì che nelle prossime settimane adotterà ulteriori misure di spesa per sostenere la crescita economica.
Le misure saranno finalizzate principalmente a incrementare la spesa interna e comporteranno anche l’adeguamento delle politiche immobiliari per sostenere il settore. Sebbene il Politburo non abbia delineato alcuna misura definitiva, gli investitori sono stati comunque sollevati da quello che è sembrato un cambiamento di tono del governo cinese.
La promessa di maggiori stimoli arriva sulla scia di un forte rallentamento della crescita economica, con l’economia cinese che si è espansa a malapena nel secondo trimestre. I titoli cinesi sono stati venduti in massa dopo i dati e sono stati scambiati con forti sconti rispetto ai loro omologhi asiatici.
Questo ha attirato anche una sorta di caccia all’occasione sulle azioni cinesi, con il settore immobiliare in difficoltà come obiettivo principale di questo scambio.
Country Garden Holdings Company Ltd (HK:2007) e Longfor Properties Co Ltd (HK:0960), quotate a Hong Kong, sono salite rispettivamente del 14% e di oltre il 20%. Sunac China Holdings Ltd (HK:1918) ha guadagnato il 14%, mentre KWG Living Group Holdings Ltd (HK:3913) ha guadagnato quasi il 17%.
Il rally di questo martedì segna una ripresa dei principali titoli immobiliari, dopo che le preoccupazioni per l’insorgere di una crisi del debito nel settore avevano provocato forti perdite nelle ultime due sessioni. Country Garden, una delle maggiori società immobiliari cinesi, è stata particolarmente colpita dai dubbi sulla sua capacità di far fronte agli impegni di indebitamento, che hanno alimentato i timori di una cascata di default nel settore.
Il settore immobiliare cinese, che è un motore economico fondamentale per il Paese, è stato colpito negli ultimi tre anni da un mix di politiche restrittive e dalla debolezza delle vendite dell’era pandemica. Sebbene quest’anno il Paese abbia invertito la sua posizione sulle fonti di finanziamento per gli sviluppatori immobiliari e abbia anche ridotto la maggior parte delle restrizioni anti-COVID, il settore ha visto ancora pochi segnali di ripresa.
Anche gli altri titoli cinesi sono saliti martedì. L’indice Hang Seng è salito del 3,6%, mentre gli indici Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti rispettivamente del 2,6% e dell’1,9%.