Investing.com – Suono della campanella caratterizzato dalle vendite a Wall Street, in una giornata 'movimentata' da Trump e i suoi attacchi.
La mattinata si era aperta con le minacce del presidente USA all’Europa, con la Francia e l’Italia nel mirino di possibili dazi a causa della digital tax.
Non soddisfatto, ha dichiarato che l’accordo con la Cina avrebbe senso dopo le elezioni americane del novembre 2020, non avendo alcuna fretta di arrivare a conclusione.
Secca la replica della Cina. “I commenti di Trump faranno sì che i negoziatori cinesi diffidino della credibilità e della volontà di Trump di rispettare i termini di qualsiasi accordo", scriveva il South China Morning Post.
Solo ieri, inoltre, Trump aveva preso di mira Argentina e Brasile minacciandoli con nuove tariffe sull’importazione dei loro prodotti negli USA.
A Wall Street, intanto, il Dow Jones, il Nasdaq e lo S&P 500 cedono oltre l’1%, con i giganti USA tutti negativi. Apple (NASDAQ:AAPL), Intel (NASDAQ:INTC), Twitter (NYSE:TWTR), Netflix (NASDAQ:NFLX), Pinterest (NYSE:PINS), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Amazon (NASDAQ:AMZN) e Facebook (NASDAQ:FB) perdono tra il 2% e l’1%, seguiti sulla stessa scia da Alphabet (NASDAQ:GOOGL), PayPal (NASDAQ:PYPL) e Tesla (NASDAQ:TSLA).
Male anche le banche quali Bank of America, Morgan Stanely, Citigroup, Goldman Sachs, BlackRock, JP Morgan (NYSE:JPM) e Wells Fargo, tutte nettamente negative.
Restano deboli anche le borse europee
Il Ftse Mib vira in negativo insieme al tedesco Dax, mentre ancora maggiori sono le vendite sull’Ibex 35, sul Cac 40 e sul Ftse 100, quest’ultimo maglia nera con un -1,70%.
A Milano cedono il 2% Azimut (MI:AZMT) e Ubi Banca (MI:UBI), seguite da Banco Bpm (MI:BAMI), Buzzi Unicem (MI:BZU), CNH Industrial (MI:CNHI), con flessioni superiori all’1%.