Investing.com - Scatto improvviso delle borse dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di rinviare l’introduzione di alcuni dazi sulle merci provenienti dalla Cina al 15 dicembre, atto interpretato dai mercati come segnale di distensione nella guerra commerciale.
L’ufficio del rappresentante Usa per il commercio, infatti, ha annuncio il posticipo dei dazi su “cellulari, laptop, console per videogame, alcuni giocattoli, monitor per computer e alcuni tipi di scarpe e abbigliamento”.
Una seconda lista di prodotti verrà interamente esentata dalla stretta "sulla base di motivi di salute, sicurezza e altri fattori", aggiungono dagli Stati Uniti.
Il Ftse Mib guadagna oltre l’1%, insieme al Cac 40, mentre il Dax, l’Ibex 35 e il Ftse 100 restano ben al di sopra della parità.
Ancora più positiva Wall Street, dove il Nasdaq 100 guadagna oltre il 2%, seguito dal Dow Jones a +1,50%.
A Milano sono le banche a dare il passo, con il FTSE Italia All Share Banks che vola a +2,30%, trascinato ancora da Mps (MI:BMPS) (+8%), Ubi Banca (MI:UBI) e Banco Bpm (MI:BAMI) (+2%), a cui si aggiunge il +2% di Unicredit (MI:CRDI), Banca IFIS (MI:IF), Creval (MI:PCVI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP).
Corrono anche STMicro, Leonardo, Pirelli (MI:PIRC), Unipol (MI:UNPI), tutte con guadagni del 2%, mentre restano negative Campari (MI:CPRI), Telecom Italia (MI:TLIT), Juventus (MI:JUVE) e Recordati (MI:RECI). A New York schizza Apple (NASDAQ:AAPL) (+4%), seguita da PayPal (NASDAQ:PYPL), Intel, Facebook (NASDAQ:FB), Twitter Inc (NYSE:TWTR) e Amazon (NASDAQ:AMZN).
Mette la quarta anche il dollaro scambiato a 1,1184 euro, mentre l’oro passa in negativo e torna sulla soglia dei 1.500 dollari l’oncia.