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Ue proporrà maggiore trasparenza per default swap di otto banche - documento Ue

Pubblicato 31.05.2023, 15:26
Aggiornato 31.05.2023, 15:27
© Reuters. Bandiere europee sventolano fuori dalla sede centrale della Commissione europea a Bruxelles, Belgio, 13 marzo 2023. REUTERS/Yves Herman//File Photo

LONDRA (Reuters) - La Commissione europea proporrà una maggiore trasparenza nel trading dei credit default swap di otto banche di primaria importanza per rispecchiare le regole in vigore nei mercati statunitensi.

È quanto risulta da un documento dell'Unione europea visionato da Reuters.

I cosiddetti credit default swap single name sono finiti sotto la lente del regolatore dopo che, il 24 marzo scorso, il collasso e il successivo salvataggio di Credit Suisse hanno innescato un'elevata volatilità sul mercato dei Cds per alcune banche sistemiche, in particolare Deutsche Bank (ETR:DBKGn).

"Una delle conclusioni tratte dagli eventi di venerdì 24 marzo è che i contratti Cds single name sono opachi e illiquidi", si legge in un documento della Commissione Ue in vista della riunione degli Stati membri di domani.

Questo spiegherebbe perché un singolo contratto Cds può innescare grandi variazioni nel prezzo sia del debito che delle azioni dell'entità di riferimento del Cds, aggiunge il documento, che propone "modifiche mirate" alle regole di trasparenza post-trade dell'Unione europea per i derivati over-the-counter.

La Commissione ha detto di voler reinserire i Cds su Santander (BME:SAN), Bnp Paribas (EPA:BNPP), Credit Agricole (EPA:CAGR), Deutsche Bank, Ing Bank, Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), Societe Generale e Dz Bank tra le operazioni in derivati soggette alla trasparenza post-trade.

© Reuters. Bandiere europee sventolano fuori dalla sede centrale della Commissione europea a Bruxelles, Belgio, 13 marzo 2023. REUTERS/Yves Herman//File Photo

Secondo il documento, una segnalazione incompleta e asimmetrica dei contratti Cds legati a banche di importanza sistemica causerebbe instabilità nei mercati in caso di shock.

"Un'analisi comparativa delle regole di rendicontazione pubblica post-trade degli Stati Uniti e dell'Europa relative ai Cds single name fa comprendere dove risiede il problema: l'asimmetria informativa tra due mercati globali che invariabilmente negoziano Cds sulle stesse entità di riferimento", spiega il documento.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)

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