Offerta Cyber Monday: Fino al 60% di sconto InvestingProAPPROFITTA DELLO SCONTO

Usa rinnovano richiesta a Italia di eliminare web tax - fonti

Pubblicato 06.11.2024, 12:31
Aggiornato 06.11.2024, 12:36
© Reuters. Il logo del nuovo rebrand di Facebook Meta stampato in 3D davanti al logo di Google visualizzato in questa illustrazione del 2 novembre 2021. REUTERS/Dado Ruvic
GOOGL
-
AMZN
-

ROMA (Reuters) - Gli Stati Uniti hanno recentemente rinnovato la richiesta all'Italia di abrogare la web tax nazionale.

Lo hanno detto a Reuters persone vicine al dossier secondo le quali l'insistenza degli Stati Uniti aumenta il rischio di ritorsioni se Roma ignorerà la richiesta.

Per ora l'Italia intende mantenere questa tassa in attesa che la nuova amministrazione di Washington espliciti la sua posizione, hanno detto due fonti.

Washington ha minacciato di imporre dazi sulle web tax in Europa, tra cui quella italiana, che si applica a Meta Platforms Inc, Google (NASDAQ:GOOGL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) e raccoglie meno di 500 milioni di euro all'anno.

Nonostante il livello relativamente basso di entrate, le fonti hanno detto che gli Stati Uniti considerano il regime una discriminazione ingiusta perché rivolto principalmente alle aziende tecnologiche del paese.

Nel 2019 l'Italia ha introdotto un prelievo del 3% sui ricavi delle transazioni via Internet per le aziende digitali con ricavi di almeno 750 milioni di euro se almeno 5,5 milioni sono realizzati in Italia.

Ora, la premier Giorgia Meloni prevede di rimuovere queste condizioni minime per l'applicazione dell'imposta con l'obiettivo di raccogliere 51,6 milioni di euro in aggiunta all'attuale gettito di 400 milioni.

Il Tesoro italiano ha informato Washington che, con l'aumento del numero di aziende costrette a pagare l'imposta, la rimozione dei livelli minimi di gettito supererebbe le obiezioni degli Stati Uniti sulla sua natura discriminatoria, come ha detto una fonte.

Tuttavia, diversi legislatori della coalizione si oppongono alle modifiche proposte dal Tesoro e sostengono che l'imposta dovrebbe continuare a concentrarsi sulle Big Tech statunitensi mentre pianificano modifiche alla legge di bilancio all'esame del Parlamento.

“Dobbiamo tagliare gli artigli ai giganti del web”, ha dichiarato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri

© Reuters. Il logo del nuovo rebrand di Facebook Meta stampato in 3D davanti al logo di Google visualizzato in questa illustrazione del 2 novembre 2021. REUTERS/Dado Ruvic

La proposta in discussione manterrebbe i livelli di gettito per proteggere le piccole e medie imprese, aumentando al contempo l'attuale aliquota fiscale del 3%.

“Una simile modifica sarebbe il modo migliore per farsi crocifiggere dagli Stati Uniti”, ha affermato la seconda fonte.

(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Stefano Bernabei)

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.