Di Geoffrey Smith
Investing.com - La seconda grande asta del 5G in Europa è finita e ci sono solo vincitori (a meno che non si parli dei produttori di attrezzature di reti).
Per quanto riguarda il mercato azionario, il principale vincitore dell’asta tedesca, cominciata a marzo, è il nuovo arrivato 1&1 Drillisch (DE:DRIG) e la sua casa madre, United Internet (DE:UTDI). Sono schizzati rispettivamente del 9,1% e del 6,6% dopo i primi scambi a Francoforte questa mattina, dopo che Drillisch è riuscita ad ottenere una bella fetta dello spettro per la cifra relativamente modesta di 1,07 miliardi di euro (1,21 miliardi di dollari). Hanno poi ridotto in parte i guadagni.
In verde anche i principali rivali di Drillisch, sebbene non con rialzi tanto eclatanti.
Deutsche Telekom (DE:DTEGn), che ha dovuto pagare la cifra più alta, con 2,17 miliardi di euro, sale di solo lo 0,7%, mentre Telefonica (MC:TEF) Deutschland (DE:O2Dn) rimbalza del 3,7% e Vodafone (LON:VOD), che ha scommesso fortemente sul mercato tedesco con l’acquisizione degli asset di Liberty Global, segna +1,2%.
I dirigenti di Telekom e Vodafone sono stati rapidi a lamentarsi dei costi alti dell’asta, che per loro rappresenta solo una frazione dei costi totali del lancio dei servizi 5G. Hannes Ametreiter, a capo di Vodafone in Germania, lo ha definito “un disastro per la Germania”, mentre il direttore di Telekom Dirk Woessener in una dichiarazione ha reso noto che l’asta ha lasciato un “retrogusto amaro”, lamentandosi del fatto che i soldi spesi per l’asta sono soldi che non saranno disponibili per la costruzione delle reti.
“Il lancio della rete in Germania ha subìto una battuta d’arresto significativa”, ha affermato.
Woessener è forse colpevole di aver protestato troppo. I proventi generali dell’asta di 6,6 miliardi di euro sono quasi esattamente quanto aveva raccolto l’Italia ad ottobre per il suo mercato considerevolmente più piccolo. E questo in parte perché le aste tedesche sono meno competitive, con solo quattro grandi partecipanti. Vodafone, in particolare, ha pagato un 30% in più per lo spettro in Italia rispetto a quanto abbia fatto in Germania.
Ciononostante, il mercato sta vedendo un fondo di verità nelle lamentele degli operatori questa mattina. I titoli con la performance peggiore nel settore sono quelli dei costruttori di reti Ericsson (ST:ERICb) e Nokia (HE:NOKIA). Sono scesi nei primi scambi, per poi recuperare e salire di meno di mezzo punto percentuale.