Di Geoffrey Smith
Investing.com - I mercati azionari statunitensi aprono al ribasso questo lunedì ma ben lontani dai minimi segnati nella notte dai contratti dei future, con i timori di una stretta sulle scorte petrolifere globali che si sono ridimensionati.
Il Segretario di Stato USA Anthony Blinken ieri aveva dichiarato che gli Stati Uniti stanno discutendo con gli alleati europei della possibilità di imporre un embargo totale sul petrolio russo, di fatto eliminando il 10% delle forniture petrolifere mondiali e scatenando la corsa a fonti alternative.
Tuttavia, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha reso noto che il suo paese non accetterà questa iniziativa, affermando che non c’è altro modo sul breve termine per garantire una fornitura energetica all’Europa. I future del greggio, schizzati di ben il 17% nella notte ad un nuovo massimo di 14 anni di oltre 130 dollari al barile, scendono sotto i 120 dollari all’apertura di Wall Street. È comunque un livello che in passato ha innescato una generalizzata distruzione della domanda ed un rallentamento economico.
Alle 9:40 ET (14:40 GMT), l’indice Dow Jones Industrial Average scende di 253 punti o dello 0,8% a 33.362 punti. L’S&P 500 segna -0,4% ed il Nasdaq Composite è pressoché invariato rispetto alla chiusura di venerdì. Tutti e tre gli indici hanno registrato ribassi la scorsa settimana.