Investing.com - L’apertura dei mercati azioni statunitensi si prevede mista questo giovedì, tra i crescenti timori di un default del debito e un report positivo del produttore di chip Nvidia che spinge in alto il settore tecnologico.
Al momento della scrittura, i future Dow sono in calo di 60 punti, pari allo 0,2%, mentre i future S&P 500 salgono di 25 punti, o dello 0,6%, e i future Nasdaq 100 rimbalzano di 240 punti, o dell’1,8%.
I principali indici hanno chiuso in ribasso ieri, con il blue-chip Dow Jones Industrial Average in calo di oltre 250 punti, pari allo 0,8%, l’S&P 500 in discesa dello 0,7% e il Nasdaq Composite dello 0,6%.
Questo ha fatto seguito allo stallo dei negoziati sul tetto del debito per quanto riguarda i livelli di spesa, con l’avvicinarsi della scadenza del 1° giugno.
L’incertezza che circonda queste trattative ha spinto l’agenzia di rating Fitch a mettere sotto osservazione il prezioso rating creditizio “AAA” degli Stati Uniti per un possibile declassamento, affermando che la “tensione” sul tetto del debito rappresenta un grosso rischio al ribasso per la fiducia nella capacità del Paese di ripagare i propri debiti, anche se le probabilità di default sono basse.
Detto questo, il Nasdaq Composite, legato al settore tecnologico, dovrebbe aprire in forte rialzo questo giovedì, grazie ai solidi guadagni registrati nei premarket da Nvidia (NASDAQ:NVDA).
Il gigante statunitense delle schede grafiche ha registrato profitti del primo trimestre superiori alle attese e ha dato previsioni positive sui ricavi del secondo trimestre, grazie all’aumento delle vendite dei suoi chip per data center.
Nel corso della giornata sono attese le trimestrali di Costco (NASDAQ:COST) e Dollar Tree (NASDAQ:DLTR), nonché di Workday (NASDAQ:WDAY).
Riflettori anche sulla seconda lettura sul prodotto interno lordo per il primo trimestre, che dovrebbe confermare l’espansione dell’economia statunitense dell’1,1% rispetto al trimestre precedente, e sul dato settimanale sulle richieste iniziali di disoccupazione, che dovrebbe mostrare un mercato del lavoro resiliente.
I prezzi del petrolio scendono questo giovedì, in calo dai massimi di tre settimane, a causa della crescente pressione esercitata dal dollaro forte e dell’incertezza legata ai negoziati sul tetto del debito degli Stati Uniti.
I commenti del vice primo ministro russo Alexander Novak hanno inoltre attenuato le aspettative che il gruppo dei principali produttori riduca la produzione durante la prossima riunione.
Al momento della scrittura, i future del greggio USA sono in ribasso del 2% a 72,84 dollari al barile, mentre il contratto del Brent scende dell’1,8% a 76,91 dollari.
Entrambi i riferimenti sono saliti di quasi il 2% ieri, dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono scese più del previsto nella scorsa settimana.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,1% a 1.962,90 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD è in calo dello 0,2% a 1,0724.