Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati statunitensi si prospetta in discesa questo mercoledì, i dati economici deboli e il potenziale di un altro aumento dei tassi di interesse pesano sulla fiducia che gli Stati Uniti possano evitare una recessione.
Al momento della scrittura, il contratto dei future Dow scende di 40 punti, o dello 0,1%, i future S&P 600 vanno giù di 6 punti, o dello 0,2% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 16 punti, o dello 0,1%.
I principali indici hanno chiuso al ribasso ieri, interrompendo quattro giorni di rialzo, sulla scia dei dati sulle posizioni lavorative disponibili e sugli ordinativi alle fabbriche di febbraio risultati più deboli del previsto, alimentando i timori che i prolungati aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve porteranno ad un grave rallentamento economico.
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso giù di quasi 200 punti, o dello 0,6%, l’indice S&P 500 è sceso dello 0,6% e l’indice Nasdaq Composite ha segnato -0,5%.
Il report JOLTS ieri ha rivelato che le posizioni lavorative sono scese al minimo di quasi due anni a febbraio, segnale che il mercato del lavoro comincia a risentire degli aumenti dei tassi di quasi 5 punti percentuali autorizzati dalla Fed in un anno.
Tuttavia, la Presidente della Federal Reserve Bank di Cleveland Loretta Mester ieri ha suggerito che sono probabili ulteriori aumenti per battere davvero l’inflazione.
Nel corso della giornata sarà pubblicato il report ADP sull’occupazione privata, che dovrebbe mostrare un’aggiunta di 200.000 posti di lavoro a marzo, in calo dai 242.000 del mese prima.
Il report sull’occupazione ufficiale di marzo sarà pubblicato venerdì e dovrebbe riportare un rallentamento rispetto al mese prima.
Attesi in giornata anche l’indice PMI composito e sui servizi di S&P Global e l’indice PMI non-manufatturiero dell’Institute for Supply Management relativamente al mese di marzo.
Tra le notizie sulle compagnie, Conagra Brands (NYSE:CAG) pubblicherà i risultati trimestrali nel corso della seduta.
Il titolo Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) sale nei premarket dopo aver messo in bancarotta la sua controllata che arrivare a pagare poco meno di 9 miliardi di dollari in 25 anni per liquidare tutte le richieste di risarcimento attuali e future relative al talco.
I prezzi del petrolio scendono questo mercoledì, cedendo parte dei forti rialzi segnati questa settimana in scia alla decisione dell’OPEC, nonostante i dati del settore abbiano mostrato un calo delle scorte di greggio USA.
Le scorte sono infatti scese di circa 4,3 milioni di barili nella settimana terminata il 31 marzo, secondo i dati dell’American Petroleum Institute, suggerendo un miglioramento della domanda.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte nel corso della seduta.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e i suoi alleati, compresa la Russia, gruppo noto come OPEC+, nel weekend ha annunciato un inatteso taglio della produzione.
Al momento della scrittura, i future del greggio USA scendono dello 0,2% ad 80,53 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dello 0,3% ad 84,72 dollari.
Intanto, i future dell’oro sono in salita dello 0,1% a 2.039,35 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0945, giù dello 0,1%.