Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari statunitensi dovrebbero aprire in ribasso questo mercoledì, continuando il selloff della seduta precedente nei timori che la Federal Reserve dovrà mantenere l’inasprimento per un periodo più lungo.
Alle 13:00 CET, il contratto dei future Dow scende di 70 punti, o dello 0,2%, i future S&P 500 vanno giù di 15 punti, o dello 0,4% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 70 punti, o dello 0,6%.
I principali indici hanno chiuso in ribasso ieri, nei timori che la banca centrale statunitense non riuscirà ad effettuare un atterraggio morbido, facendo cadere l’economia statunitense in recessione.
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso giù di 350 punti, o dell’1%, l’indice S&P 500 è sceso dell’1,4% e l’indice Nasdaq Composite ha segnato -2%.
La Fed si incontrerà la prossima settimana per l’ultima riunione dell’anno e i policymaker dovrebbero trovarsi d’accordo su un aumento da mezzo punto percentuale.
Tra le notizie sulle aziende, sono attese le trimestrali di Brown-Forman (NYSE:BFb), Campbell Soup (NYSE:CPB) e GameStop (NYSE:GME).
Il titolo MongoDB (NASDAQ:MDB) schizza del 27% nei premarket, dopo aver inaspettatamente riportato un profitto trimestrale ed alzato le previsioni sull’intero anno fiscale, in scia ad un aumento dei clienti.
Dave & Buster’s Entertainment (NASDAQ:PLAY) scende del 3,9% nei premarket, in seguito al calo delle vendite su base comparabile, mentre Toll Brothers (NYSE:TOL) sale di oltre l’1% premarket.
I prezzi del petrolio sono in salita, tra l’allentamento delle restrizioni contro il COVID in Cina ed il calo delle scorte petrolifere USA.
L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, ha stimato un calo delle scorte di greggio USA di circa 6,4 milioni di barili la scorsa settimana, in base ai dati di ieri, suggerendo che la domanda del principale consumatore mondiale resta forte.
I dati ufficiali della Energy Information Administration saranno pubblicati nel corso della giornata.
Gli scambi sono volatili mentre restano poco chiare le conseguenze del divieto UE sulle importazioni e del price cap da 60 dollari del G7 sul greggio russo trasportato via mare.
Alle 13:00 CET, i future del greggio USA salgono dello 0,2% a 74,38 dollari al barile, mentre il contratto del Brent segna +0,1% a 79,45 dollari, ed è andato sotto gli 80 dollari per la seconda volta nel 2022 nella precedente seduta.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,1% a 1.783,65 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0494, in rialzo dello 0,2%.