Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi si prevede in lieve rialzo questo mercoledì, in rimbalzo dalle perdite della seduta precedente, con gli investitori che attendono un altro forte aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve e indizi sull’andamento futuro dell’inasprimento monetario.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 100 punti, dello 0,3%, i future S&P 500 vanno su di 10 punti, o dello 0,3% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 10 punti, o dello 0,1%.
I principali indici hanno chiuso in discesa ieri, con il blue chip Dow Jones Industrial Average sceso di oltre 300 punti, o dell’1%, l’S&P 500 dell’1,1% ed il NASDAQ Composite dell’1%.
La banca centrale USA, nell’annuncio delle 20:00 CEST, dovrebbe alzare i tassi di interesse di 75 punti base per la terza volta consecutiva e gli investitori attendono di sentire le parole dei policymaker circa le prossime misure per domare un’inflazione vicina ai massimi di 40 anni.
I riflettori sono accesi anche sugli eventi in Europa dell’Est: il Presidente Vladimir Putin ha annunciato una parziale mobilitazione dei riservisti ed confermato l’intenzione di annettere i territori ucraini al momento occupati dai russi.
Tra le notizie sulle aziende, Stitch Fix (NASDAQ:SFIX) crolla di quasi il 5% nei premarket, in scia ai risultati trimestrali deludenti ed alle previsioni cupe, che suggeriscono che il contesto macroeconomico più debole sta frenando le spese voluttuarie.
Attesi gli utili di General Mills (NYSE:GIS) e Lennar Corporation (NYSE:LEN), ed i dati di agosto sulle vendite di case esistenti.
I prezzi del petrolio schizzano, la dichiarazione di Putin ha alimentato i timori di un’ulteriore riduzione delle forniture energetiche dalla Russia.
Le scorte di greggio USA sono salite di circa un milione di barili la scorsa settimana, in base ai dati di ieri dell’American Petroleum Institute, segnale di debolezza nei consumi statunitensi. Il dato ufficiale della Energy Information Administration arriverà nel corso della seduta.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA schizzano del 3% ad 86,44 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra +2,9% a 93,20 dollari. Entrambi i contratti sono scesi di oltre l’1% ieri e si avviano alla prima perdita trimestrale in oltre due anni.
Intanto, i future dell’oro vanno su dello 0,7% a 1.682,75 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9922, giù dello 0,5%.