Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari USA è attesa in lieve discesa questo giovedì, in consolidamento dai recenti guadagni, con gli investitori che assimilano una raffica di utili trimestrali.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow scende di 85 punti, dello 0,3%, i future S&P 500 vanno giù di 6 punti, o dello 0,2% ed i future Nasdaq 100 salgono invece di 4 punti, o dello 0,1%.
I principali indici a Wall Street hanno chiuso in rialzo ieri, con la riduzione dei timori di una imminente recessione.
Il blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso in rialzo di poco meno di 50 punti, o dello 0,2%, mentre l’S&P 500 è salito dello 0,6%. Il Nasdaq Composite è balzato dell’1,6%.
Dopo la campanella ieri sono stati pubblicati altri report sugli utili: Tesla (NASDAQ:TSLA) ha riportato un calo minore del previsto dei profitti trimestrali, con una serie di aumenti dei prezzi dei suoi veicoli elettrici che ha compensato le difficoltà di produzione legate ai problemi delle filiere e ai lockdown per il COVID-19 in Cina.
Alcoa (NYSE:AA) e CSX (NASDAQ:CSX) salgono nei premarket: entrambe le società hanno battuto le attese dopo la chiusura; United Airlines (NASDAQ:UAL) scende, invece, dopo aver registrato profitti trimestrali minori del previsto, per l’aumento dei costi operativi.
Tra i report previsti per questo giovedì ci sono AT&T (NYSE:T), Philip Morris (NYSE:PM), Snap (NYSE:SNAP), ed American Airlines (NASDAQ:AAL).
I dati economici USA attesi nel corso della giornata sono le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione e l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia per luglio.
L’attenzione si concentrerà però sull’Europa, tra il previsto primo aumento dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea dal 2011, e la notizia che il Primo Ministro italiano Mario Draghi si è dimesso, mettendo fine ad un periodo di relativa stabilità politica e calma nella terza economia della zona euro.
I prezzi del petrolio scendono questo giovedì per la seconda seduta di fila, tra i timori per la domanda scatenati dai dati governativi USA sulle scorte.
Le scorte di benzina statunitensi sono infatti salite di 3,5 milioni di barili la scorsa settimana, in base ai dati di ieri della U.S. Energy Information Administration, un aumento maggiore del previsto.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA scendono del 4,6% a 95,30 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù del 4,3% a 102,36 dollari.
Intanto, i future dell’oro scendono dell’1,2% a 1.680,30 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0185, in salita dello 0,1%.