Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi è prevista poco mossa questo mercoledì, restando vicino ai minimi dell’anno, con gli investitori che mettono in conto ulteriori aumenti dei tassi ed un maggiore rallentamento degli utili.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 15 punti, dello 0,1%, i future S&P 4500 vanno giù di 4 punti, o dello 0,1% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 65 punti, o dello 0,6%.
Il blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso in calo di 125 punti, o dello 0,4%, mentre l’S&P 500 è sceso dello 0,2%, ad un nuovo minimo per l’anno. Il Nasdaq Composite è riuscito a salire dello 0,3%, ma tutti e tre gli indici sono in bearish market.
La Federal Reserve è determinata a domare l’inflazione.
Le aspettative sono che autorizzerà un altro forte aumento dei tassi di interesse a novembre, ma gli investitori temono che la banca sia troppo aggressiva e possa far cadere l’economia USA in recessione.
Nel corso della giornata sono previsti i discorsi di vari membri della Fed, tra cui il Presidente Jerome Powell.
Atteso anche un altro aggiornamento sul mercato immobiliare, dopo il dato forte di ieri sulle vendite di case nuove. Il dato di agosto sulle vendite di case in corso sarà pubblicato alle 16:00 CEST e si prevede un calo dell’1,4% dal mese prima.
Intanto, Apple (NASDAQ:AAPL) crolla di oltre il 3% nei premarket sulla notizia di Bloomberg che il colosso del tech avrebbe archiviato il piano di aumentare la produzione dei nuovi iPhone, per la domanda debole.
I prezzi del petrolio rimbalzano questo mercoledì, con i trader che mettono in conto gli sconvolgimenti causati dall’uragano Ian, che superano le pressioni derivanti dal rafforzamento del dollaro e dagli aumenti delle scorte.
I dati settimanali sulle scorte della Energy Information Administration saranno pubblicati nel corso della seduta, dopo il report di ieri dell’American Petroleum Institute da cui è emerso che le scorte di greggio USA sono salite di 4 milioni di barili la scorsa settimana, molto più del previsto.
Il dollaro ha toccato un nuovo picco di due decenni questo mercoledì, rendendo il greggio valutato in dollari più costoso per i titolari di altre valute.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA salgono dello 0,5% a 78,91 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va su dello 0,5% ad 85,26 dollari.
Intanto, i future dell’oro vanno su dello 0,2% a 1.638,80 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9554, giù dello 0,4%.