OraFinanza - La festa a Wall Street dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni sembra ancora non essere finita, anche se ha perso un po' di slancio, ma oggi è atteso il secondo market mover della settimana: la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Intanto, i future sul Nasdaq aggiungono uno 0,40% dopo il balzo di ieri (+2,74%) dell’indice tecnologico, mentre i contratti sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones aggiungono circa lo 0,20%. Tra le società, ritraccia la Trump Media & Technology (-13%) nel pre market USA dopo i guadagni (+5,95%) post vittoria del suo proprietario.
In ritirata il dollaro dopo aver ottenuto ieri il suo maggior guadagno giornaliero dal settembre 2022, scontando così le previsioni di un taglio del costo del denaro. In calo i prezzi del petrolio, in particolare quelli del Brent (-0,75%), a 74,35 dollari, e del greggio WTI (-0,90%) a 70,93 dollari al barile. Tra le materie prime, l’oro tenta il riscatto dopo i cali di ieri e sale a 2.679 dollari (future) e 2.672 dollari l’oncia (spot).
Ancora di slancio il Bitcoin (+1%), cercando così di restare vicino ai suoi massimi storici toccati questa mattina a 79.995 dollari.
Oggi erano attesi i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 2 novembre il dato comunicato mostra 221 mila nuove domande, in linea con le attese (223 mila) e in crescita rispetto alle 218 mila precedenti.
"L’andamento dei future suggeriscono che sarà una giornata molto più tranquilla oggi sui mercati statunitensi, anche se con ancora alcuni guadagni", secondo Russ Mould, direttore degli investimenti presso AJ Bell, prevedendo che “gli investitori potrebbero semplicemente fare il punto della situazione e aspettare di vedere l'entità di un taglio dei tassi da parte della Fed".
I trader hanno quasi completamente scontato un taglio dei tassi di 25 punti base al termine della riunione di oggi, mentre prevedono circa 100 pb di tagli entro il 2025, rispetto ai 110 previsti martedì scorso. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca continua a suscitare preoccupazioni sull’inflazione che potrebbe condizionare nel tempo le scelte dell’istituto guidato da Jerome Powell.
"Quello che sarebbe interessante non è tanto il taglio, ma quello che la Fed comunicherà a proposito delle sue scelte di dicembre e per l'anno prossimo", spiega James Vokins, gestore di portafoglio presso Aviva Investors, in un'intervista. Per Powell, atteso alle 20:30 italiane dalla consueta conferenza stampa post decisione (ore 20), "sarà una situazione molto difficile e sarà una comunicazione molto difficile da gestire, dovrà stare attento a non essere troppo fermo su una direzione particolare".
Moderna (+10%): utile di 13 milioni di dollari nel trimestre, o 3 centesimi per azione, rispetto alla perdita di 3,6 miliardi di un anno fa, mentre gli analisti si aspettavano una perdita di 753 milioni, o 1,90 dollari per azione (dati LSEG).
Warner Bros Discovery (+0,50%): il suo segmento di streaming ha aggiunto 7,2 milioni di abbonati direct-to-consumer, battendo le stime di 6,28 milioni di nuovi clienti (dati Visible Alpha).
Arm Holdings (NASDAQ:ARM) (-6%): prevede ricavi nel terzo trimestre fiscale compresi tra 920 e i 970 milioni di dollari, il cui valore intermedio è in linea con le stime degli analisti di 944,3 milioni (dati LSEG).
Qualcomm (+8%): utile trimestrale rettificato di 2,69 dollari per azione per il trimestre conclusosi il 30 settembre, superiore 2,02 dollari dello stesso trimestre 2023, e oltre le previsioni degli analisti di 2,56 dollari.
Wolfspeed (-24%): prevede ricavi delle operazioni continue del secondo trimestre compresi tra 160 e 200 milioni di dollari, al di sotto delle stime di 214,6 milioni degli analisti (dati LSEG).
Emergent BioSolutions (+20%): ha alzato il limite inferiore delle sue previsioni di ricavi annuale a 1,07 miliardi di dollari da 1,05, mantenendo il limite superiore a 1,13 miliardi.
Halliburton (-1%): EPS del terzo trimestre a 73 centesimi, inferiori ai 75 centesimi previsti (dati LSEG).
Microsoft (NASDAQ:MSFT)
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 500 dollari.
Apple (NASDAQ:AAPL)
UBS: ‘neutral’ e target price sempre a 236 dollari.
Boeing (NYSE:BA)
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo ribadito a 195 dollari.
Spotify (NYSE:SPOT) Technology
Deutsche Bank (ETR:DBKGn) Securities: ‘buy’ e target price aumentato da 430 a 440 dollari.