Di Liz Moyer
Investing.com - Wall Street apre negativamente, con Credit Suisse che ha sollevato nuove preoccupazioni sul sistema bancario.
Al momento della scrittura, il Dow Jones Industrial Average è in calo di 428 punti, pari all’1,3%, mentre l’S&P 500 scende dell’1,3% e il NASDAQ Composite dello 0,9%.
Credit Suisse Group (NYSE:CS) registra un tonfo del 23% dopo che la Banca Nazionale Saudita, uno dei principali investitori, ha dichiarato che i regolamenti le impediscono di fornirle ulteriore assistenza finanziaria.
Intanto, i nuovi dati economici hanno alimentato le speranze di una Federal Reserve meno aggressiva. Le vendite al dettaglio sono scese dello 0,4% a febbraio, una contrazione maggiore del previsto dopo un aumento del 3,2% a gennaio.
I prezzi alla produzione sono saliti del 4,6% sull’anno a febbraio, rispetto alle aspettative di un aumento del 5,4%.
Gli operatori dei future sono ora divisi sulla prossima mossa della Fed. Circa la metà scommette che non ci sarà un intervento sui tassi di interesse la prossima settimana, mentre l’altra metà crede che la banca centrale alzerà i tassi di un quarto di punto percentuale, secondo lo strumento FedWatch del CME.
I titoli bancari hanno recuperato un po’ di terreno ieri dopo il tonfo di lunedì legato all’improvviso crollo di SVB Financial Group (NASDAQ:SIVB) e Signature Bank (NASDAQ:SBNY) nel fine settimana. Questo mercoledì, però, le banche regionali sono nuovamente sotto pressione.
Le azioni della First Republic Bank (NYSE:FRC) segnano -7,4%, quelle della Western Alliance Bancorporation (NYSE:WAL) -6,3% e quelle della PacWest Bancorp (NASDAQ:PACW) -17,8%.
Anche le grandi banche sono ribasso, con JPMorgan Chase & Co (NYSE:JPM) in calo del 3,8%, e Bank of America Corp (NYSE:BAC) del 3,4%.
Il petrolio scende. I future del greggio WTI registrano -3,6% a 68,77 dollari al barile, mentre i future del Brent -3,4% a 74,80 dollari al barile. I future dell’oro salgono dello 0,8% a 1.927 dollari.