Investing.com – Continua la corsa di Wall Street, ormai tornata ai livelli pre-crisi da coronavirus. Dopo un’ora dal suono della campanella lo S&P 500, resta ai suoi massimi storici toccati ieri, seguito dal Nasdaq e dal Dow Jones, sempre in verde.
“La ripresa del mercato in tempi record è stata resa possibile dallo stimolo fiscale e monetario senza precedenti delle banche centrali e dalla forza dei titoli mega cap tech”, spiega Haris Anwar, analista di Investing.com.
“Senza questi due fattori, è difficile capire come il mercato azionario abbia potuto rimbalzare così rapidamente quando la pandemia è ancora in atto e sta facendo fallire milioni di imprese”, continua l’esperto
“La buona notizia per gli investitori azionari è che le banche centrali non hanno fretta di rimuovere le condizioni monetarie ‘dovish’ e in un simile contesto non c'è nessun altro investimento alternativo che possa offrire rendimenti migliori delle azioni”, conclude l’esperto di Investing.com.
Le minute della Federal Reserve
Con la politica fiscale ancora al centro dell’attenzione, oggi sarà importante analizzare la pubblicazione del verbale dell'ultima riunione politica della Federal Reserve, prevista alle 20 italiane.
La maggior parte degli indicatori economici a breve termine hanno indicato un rallentamento del rimbalzo dopo l'ultimo incontro della Fed, cosa che incoraggerà i partecipanti al mercato ad analizzare il verbale alla ricerca di qualsiasi indizio su ciò che l’istituto centrale potrebbe decidere per innescare ulteriori stimoli.
John Velis, stratega FX di BNY Mellon ha spiegato in una nota ai clienti che qualsiasi segnale di un passaggio al target della curva dei rendimenti potrebbe essere interpretato come un indizio che la Fed sta preparando una nuova azione. Il comunicato giunge in un contesto di crescente speculazione che la Fed potrebbe spostare la sua strategia per perseguire un obiettivo di inflazione media su più anni, impegnandosi di fatto a far funzionare l'economia più a lungo, man mano che emerge dalla pandemia.
Tale speculazione ha continuato a pesare sul dollaro, ancora debole nei confronti dell’euro e l'indice del dollaro che misura il biglietto verde contro un paniere di valute del mercato è cresciuto solo dello 0,1% sopra il minimo di 28 mesi che ha raggiunto martedì a 92,237.
Le trattative tra Democratici e Repubblicani
Nel frattempo, proseguono le trattative tra le due principali forze politiche statunitensi, con l’aumentare della possibilità di un accordo di compromesso sull'ultima tornata di misure di sostegno economico dopo che la Presidente della Camera Nancy Pelosi ha indicato che avrebbe rinunciato a molte delle sue richieste per ottenere un accordo a breve termine.
"Siamo disposti a dimezzare il nostro budget per soddisfare le esigenze in questo momento", ha detto Pelosi a un evento, aggiungendo: "lo riprenderemo a gennaio".
Bloomberg ha poi riferito che il suo portavoce ha chiarito i suoi commenti per dire che i Democratici avrebbero soddisfatto a metà la proposta repubblicana, invece di “dimezzare la proposta di legge".
Sempre secondo Bloomberg, i Repubblicani del Senato stanno ora redigendo una proposta ridotta, che comprende finanziamenti ridotti per le Poste (MI:PST) degli Stati Uniti, sussidi di disoccupazione supplementari e aiuti per le piccole imprese e per la riapertura delle scuole.