Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 18 maggio:
1. Dubbi sulle trattative commerciali Cina-USA
Mentre proseguono le trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina Washington nel corso della giornata, la Cina si è mostrata poco entusiasta per le voci secondo cui sarebbe intenzionata a ridurre il surplus commerciale con gli Stati Uniti di 200 miliardi di dollari l’anno importanti più beni americani.
L’indiscrezione è circolata ieri da parte del governo Trump ma due post sui social da parte della Cina hanno smentito la notizia questa mattina, mentre un funzionario del ministero degli esteri ha reso noto che una tale offerta non è mai stata fatta.
In tono più conciliante, la Cina questa mattina ha dichiarato che metterà fine alle indagini anti-dumping ed anti-sovvenzioni sulle importazioni di sorgo USA.
La notizia ha seguito le dichiarazioni dello stesso Trump che si è detto dubbioso del successo delle trattative commerciali con la Cina. “Gli altri paesi sono diventati molto viziati, visto che ottengono sempre il 100% di quello che vogliono dagli Stati Uniti”, ha riferito il Presidente durante un briefing ieri.
2. Riflettori sui membri della Fed in una giornata senza dati di rilievo
Nel corso della giornata non sono previsti report economici USA di rilievo, perciò l’attenzione dei trader sarà focalizzata tutta sulle dichiarazioni dei policymaker della Federal Reserve per valutare l’andamento degli aumenti dei tassi per quest’anno.
La presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester ha parlato perlopiù di regolamentazione bancaria, mettendo in guardia sulla riduzione delle misure adottate durante la crisi finanziaria. Mester si è mostrata ottimista sull’economia, affermando che le prospettive sono forti come “da molto tempo”.
Il Governatore della Fed Lael Brainard e il presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan rilasceranno dei commenti alle 9:15 ET (13:15 GMT).
Il prossimo aumento dei tassi è previsto per il vertice del 12 e 13 giugno, anche se i mercati sono incerti sulla possibilità di un totale di tre o quattro aumenti nel 2018, dopo l’intervento di marzo. Le probabilità di un quarto aumento a marzo oscillano a poco più del 50% questa mattina, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
In attesa di indicazioni dai policymaker, il dollaro è pressoché invariato contro i principali rivali, oscillando vicino al massimo di cinque mesi.
3. Il greggio sta per segnare un balzo settimanale in vista dei dati sulla produzione di petrolio di scisto USA
Il greggio sale negli scambi di questo venerdì mattina, oscillando a poco meno del massimo intraday di tre anni e mezzo raggiunto ieri, tra le imminenti sanzioni contro l’Iran, il persistere della crisi economica in Venezuela e la forte domanda che continuano a supportare il prezzo.
Gli investitori attendono i dati settimanali sull’attività di trivellazione che saranno pubblicati da Baker Hughes nel corso della giornata forniranno agli investitori nuovi dettagli sulla produzione petrolifera statunitense e sulla domanda.
I dati della scorsa settimana hanno rivelato che il numero di impianti attivi è salito per la sesta settimana consecutiva, alimentando i timori che l’aumento della produzione nazionale possa finire per vanificare gli sforzi compiuti dall’OPEC per ridurre la produzione e riportare il mercato in equilibrio.
I future del greggio USA salgono dello 0,28% a 71,69 dollari alle 5:55 ET (9:55 GMT), mentre il greggio Brent va su dello 0,52% a 79,71 dollari, poco meno del massimo di ieri di 80,50 dollari.
4. I future USA puntano ad un’apertura positiva, il Dow si avvia a segnare un calo settimanale
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in lieve rialzo, con l’indice Dow destinato a segnare un calo settimanale dello 0,5%. I timori geopolitici hanno influenzato i mercati questa settimana, con le vendite al dettaglio che sono state gli unici dati economici di rilievo e la stagione degli utili che si avvia alla conclusione. Deere & Company (NYSE:DE) e Campbell Soup saranno tra le compagnie che rilasceranno i report prima della campanella di apertura oggi.
Alle 5:56 ET (9:56GMT) i future Dow blue chip salgono di 76 punti, o dello 0,30%, i future S&P 500 vanno su di 7 punti, o dello 0,24% mentre i future Nasdaq 100 sono in salita di 19 punti, o dello 0,28%.
Intanto, le borse europee sono al ribasso questo venerdì, ma sembrano lo stesso destinate a segnare un rialzo per l’ottava settimana consecutiva, supportate dall’impennata dei titoli energetici e dal’’euro debole, che contribuiscono a far passare in secondo piano i timori per l’Italia.
I mercati asiatici hanno chiuso in salita, con i trader rincuorati dalla notizia che la Cina potrebbe mettere fine alle indagini anti-dumping sulle importazioni di sorgo statunitense, mentre le trattative commerciali bilaterali proseguono per il secondo giorno a Washington.
5. Il calo dell’inflazione nipponica continua per il secondo mese di fila
Dai dati pubblicati questo venerdì emerge che l’inflazione nipponica è rallentata per il secondo mese consecutivo, scendendo allo 0,6% e deludendo le attese di un calo allo 0,7%.
L’ultimo rallentamento dei prezzi al consumo probabilmente spingerà ad interrogarsi sulla sostenibilità del programma di stimolo della Banca del Giappone, che dovrebbe essersi spinta al limite del suo potere e starebbe producendo ritorni minori.
L’economia giapponese si è contratta più del previsto all’inizio dell’anno, segnale che la crescita ha raggiunto il picco dopo il tasso di espansione migliore da decenni.
Mentre gli analisti si aspettano che la crescita segni una ripresa nel trimestre in corso, qualsiasi segnale che indichi che l’economia si sta stabilizzando potrebbe far ridimensionare ulteriormente le aspettative di una chiusura del programma di allentamento monetario.
Alle 6:01 ET (10:01 GMT), il cambio USD/JPY sale dello 0,18% a 110,96.