MILANO (Reuters) - Almeno ventisei persone, tra cui nove giornalisti, sono rimaste uccise per alcune esplosioni a Kabul in un sospetto attacco suicida.
I giornalisti erano giunti sul posto per documentare la prima esplosione.
Gli attacchi, a distanza di una settimana dall'uccisione di 60 persone in fila all'ufficio elettorale nel centro della città, sottolineano la crescente insicurezza del paese nonostante gli sforzi del governo per rafforzare le difese.
Alcune ore dopo l'attacco di Kabul, un kamikaze su un veicolo ha colpito un convoglio militare nella provincia meridionale di Kandahar uccidendo 11 bambini che studiavano in una scuola religiosa vicina, ha dichiarato la polizia.
Otto giornalisti uccisi lavoravano per media afghani: due reporter dell'emittente Marshal TV, un cameraman e un reporter di 1TV, tre reporter di Radio Azadi e uno di Tolo News, secondo quanto riportato da Afjsc, il comitato per la sicurezza dei giornalisti in Afghanistan.
L'agenzia francese France-Presse ha dichiarato che il suo capo dei fotografi in Afghanistan, Shan Marai, è rimasto ucciso.
Un fotografo Reuters è rimasto leggermente ferito da una scheggia.