ROMA (Reuters) - L'ipotesi che il governatore di Bankitalia Ignazio Visco possa dimettersi con un anno di anticipo il prossimo ottobre non è all'ordine del giorno secondo Bankitalia e dice non saperne nulla il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Prima la portavoce di Via Nazionale e poi lo stesso premier hanno commentato l'articolo del Foglio che stamani ha ipotizzato che Visco lasci con un anno di anticipo per garantire che la sua successione sia gestita da Draghi e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prima del voto per il rinnovo del Parlamento della primavera del 2023.
"Di questo non so assolutamente nulla, sarà il governatore che deciderà quando vuole", ha risposto Draghi in conferenza stampa in chiusura del G7 in Baviera.
Il Foglio, in un articolo firmato dal direttore Claudio Cerasa, ha descritto la sua notizia come "gustosa" dicendo che era stata "confermata al giornale da alcune fonti importanti", e da collocare "all'interno di uno specifico schema di gioco condiviso dalle più importanti istituzioni del paese".
Lo schema dell'operazione "bulloni" descritto nell'articolo prevede il voto per le politiche a maggio e l'obiettivo di prevenire il rischio di un ritorno al populismo che la crisi energetica potrebbe alimentare.
Tassello di questo piano, sarebbe stato l'anticipo della nomina del successore di Visco, che scade naturalmente a ottobre 2023, con un profilo indicato nel Foglio come somigliante a quello di Fabio Panetta, oggi nel board di Bce.
(Giselda Vagnoni, Angelo Amante, versione italiana Stefano Bernabei, editing Gianluca Semeraro, Claudia Cristoferi)