ROMA (Reuters) - Il leader del M5s Luigi Di Maio ha rilanciato oggi la possibilità di un'intesa di governo con il Pd, dicendo di voler lavorare per "un contratto al rialzo" in risposta alle critiche interne, e ha sollevato la necessità di una legge sul conflitto d'interessi che costringa Silvio Berlusconi a scegliere tra politica e tv.
"Potevamo fare come la Lega, fare un passo indietro e dire che va tutto male", ha detto Di Maio dopo aver incontrato il presidente della Camera Roberto Fico per il secondo giro di consultazioni sull'ipotesi di una maggioranza M5s-Pd.
Invece il M5s, che ha preso il 32% dei voti e non è "autonomo" punta a "un buon contratto di governo al rialzo, non al ribasso", dice il giovane leader citando in particolare la proposta del reddito di cittadinanza, la lotta al precariato e alla disoccupazione giovanile.
"Capisco quelli dei nostri che dicono 'mai col Pd', come capisco quelli del Pd che dicono 'mai con il M5s'", ha detto ancora Di Maio, spiegando che non si tratta di "negare le differenze e le divergenze", ma di superare "l'ottica degli schieramenti".
Di Maio ha indicato poi, come possibile punto di convergenza col Pd, anche la necessità di una legge sul conflitto d'interessi.
"Dobbiamo ambire a che l'informazione sia più libera possibile. Ed è chiaro che dobbiamo fare qualcosa sia sulla governance della Rai ma anche delle tv private. Fa un po' specie immaginare che Berlusconi in questo periodo utilizzando le proprie tv e i propri giornali stia continuando a mandare delle velate minacce... a (Matteo) Salvini e alla Lega qualora decidesse di sganciarsi (dal centrodestra)", ha detto.
"Io credo che sia arrivato il momento di mettere mano a questo continuo conflitto d'interesse... e di dire che un politico non può possedere organi d'informazione, in Italia", ha concluso Di Maio.