MILANO (Reuters) - La Procura di Lecce ha sottoposto a sequestro probatorio uno dei due cantieri dove sono in corso i lavori per la realizzazione del gasdotto Tap, a Melendugno, in provincia di Lecce. Si tratta dell'area in località Le Paesane, in cui era stato recentemente completato l'espianto di 448 ulivi che si trovavano sul tracciato del gasdotto e trasferiti in un'area attigua.
In una nota, il consorzio, di cui Snam (MI:SRG) detiene il 20% del capitale, che si dice "convinto di aver operato nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia e delle autorizzazioni ricevute, ribadisce l'assoluta fiducia nella magistratura e fornirà tempestivamente alla Procura tutti i chiarimenti necessari volti ad ottenere il dissequestro dell'area".
Un portavoce di Tap sottolinea che l'altro cantiere, quello dove la Saipem (MI:SPMI) sta realizzando il pozzo di spinta propedeutico alla realizzazione del microtunnel che sfocerà al largo della spiaggia di San Foca, procede regolarmente e non è sotto sequestro.
Lunedì scorso alcuni parlamentari del Movimento Cinque Stelle avevano visitato il cantiere insieme al sindaco di Melendugno, Marco Poti, e avevano poi presentato un esposto alla magistratura per valutare la legittimità degli ulteriori espianti, dopo i 200 circa effettuati nella scorsa primavera in località San Basilio.
Alla base del sequestro ci sarebbero i vincoli paesaggistici gravanti sull'area che non sarebbero stati tenuti in considerazione.
(Giancarlo Navach)