ROMA (Reuters) - Il Pd è disponibile ad aprire una trattativa con il M5s sulla formazione di un nuovo governo, a oltre 50 giorni dalle elezioni del 4 marzo, ma a condizione che sia effettivamente chiuso il tavolo con centrodestra o Lega.
Una volta che sia verificata questa chiusura, "ci impegniamo ad approfondire questo possibile percorso di lavoro comune coinvolgendo i gruppi dirigenti", ha detto il segretario reggente del partito, Maurizio Martina, al termine dell'incontro di quasi un’ora col presidente della Camera Roberto Fico.
"Sarebbe un elemento di novità da valutare", ha aggiunto.
Ieri Fico ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il mandato di verificare se è possibile un accordo di governo M5s-Pd, dopo il fallimento M5s-centrodestra.
Il presidente della Camera dovrà tornare a riferire l’esito delle consultazioni il 26 aprile.
In un post di ieri, il leader del M5s Luigi Di Maio ha ripercorso il tentativo degli ultimi giorni di fare un governo con Salvini, ma ha concluso, riferendosi al segretario leghista: "Dal suo comportamento ho capito che Salvini non vuole assumersi responsabilità di governo....Non si dica che non c'ho provato fino alla fine, adesso buona fortuna".
Martina, che guidava la delegazione Pd, ha posto anche altre condizioni all’apertura di un confronto concreto con i grillini, a partire dall’europeismo, l’impegno per la lotta alle diseguaglianze e l’equilibrio di bilancio.
Il segretario pro-tempore ha anche richiamato i 100 punti del programma elettorale del Pd e precisato che comunque per l’avvio di una trattativa servirà il via libera della direzione del partito, dove è ancora forte la presenza dei renziani.
Questo richiederebbe probabilmente più tempo di quello, fino a giovedì, concesso per ora a Fico per la sua esplorazione.
Ieri gli esponenti del partito vicini all’ex segretario Matteo Renzi avevano definito ‘impossibile’ un’intesa sui programmi con il M5s.
(Massimiliano Di Giorgio)