ROMA (Reuters) - La seconda tornata di consultazioni, da domani a venerdì, sulla formazione di un nuovo governo potrebbe concludersi con l'attribuzione di un mandato esplorativo a una "carica istituzionale".
Lo dice una fonte vicina al capo dello Stato.
"È una delle possibilità sicuramente", ha detto la fonte precisando che in ogni caso per questo incarico sarebbero esclusi i membri dell'attuale governo.
Lo schema delle nuove consultazioni prevede che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceva domani i rappresentanti dei partiti e venerdì l'ex capo dello Stato Giorgio Napolitano, il presidente della Camera Roberto Fico e poi la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Finora i contatti tra i partiti non sono riusciti a produrre intese, a causa di una serie di veti incrociati.
Il centrodestra e il M5s hanno trovato un accordo per eleggere i presidenti dei due rami del Parlamento, ma i grillini non vogliono un governo con Forza Italia.
La Lega esclude a sua volta una maggioranza con il Pd, partito diviso al suo interno tra chi vorrebbe restare all'opposizione (l'ex segretario Matteo Renzi) e chi teme invece un possibile governo M5s-Lega e vorrebbe dunque aprire almeno un dialogo con i grillini (il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini).
In questo scenario bloccato, il presidente potrebbe concedere un terzo giro di consultazioni, anche in vista dell'Assemblea nazionale del Pd del 21 aprile e delle elezioni regionali in Molise e Friuli del 22 e 29 aprile.
Ma Mattarella potrebbe decidere anche che è arrivato il momento di testare sul terreno le possibilità reali di formare un governo. In questo caso, però, la scelta potrebbe non cadere soltanto su Fico o Casellati.
"Carica istituzionale" è infatti un termine che comprende anche i membri della Corte Costituzionale e di altri organismi giudiziari, nonché della Banca d'Italia, o di organismi internazionali, come l'Unione Europea, o di ex presidenti.
La fonte esclude però che Bankitalia sia coinvolta, a causa delle polemiche dei mesi scorsi sul nuovo mandato del governatore Ignazio Visco per la gestione delle crisi bancarie.
(Massimiliano Di Giorgio)