ROMA (Reuters) - All'indomani dell'appello del M5s per un "contratto di governo" alla tedesca con Lega o Pd, il leader dem Maurizio Martina dice che il confronto non è possibile.
"Leggo che il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle (Danilo Toninelli) ritiene il Pd 'responsabile del fallimento delle politiche di questi anni'", ha detto Martina in una nota diffusa oggi.
"È chiaro che queste parole dimostrano l'impossibilità di un confronto con noi. Finiscano con i tatticismi esasperati, con la logica ambigua dei due forni come se non contassero nulla i programmi e la coerenza ideale, e dicano chiaro se sono in grado di assumersi una qualche responsabilità verso il Paese", conclude il segretario reggente del Pd.
Il M5s, dopo il primo giorno di consultazioni ieri al Quirinale, ha ribadito che vuole costituire una maggioranza o con la Lega o con il Pd, mentre ha escluso intese con Forza Italia. Di Maio aveva anche annunciato incontri sia con Martina che con il leader leghista Matteo Salvini.
L'assenza per il momento di accordi tra i partiti ha indotto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si è augurato "convergenze programmatiche", a indire nuovi colloqui per la settimana prossima.
Lo stallo nelle trattative ha inoltre convinto il governo a rinviare la presentazione del Documento di economia e finanza (Def) di almeno due settimane rispetto alla precedente scadenza del 10 aprile, ha riferito una fonte governativa.
La decisione è stata assunta dal premier Paolo Gentiloni dopo un giro di contatti con i leader dei partiti e con i presidenti di Camera e Senato, aggiunge la fonte.