TARANTO/ROMA (Reuters) - Rappresentanti del M5s hanno incontrato oggi a Taranto le forze sindacali Ilva per arrivare a una soluzione che prevede la chiusura programmata degli impianti e la loro riconversione, secondo Lorenzo Fioramonti, parlamentare pentastellato e indicato come possibile ministro dell'Industria in campagna elettorale.
"In questo momento ci muoviamo in una direzione chiara, cioè chiusura programmata e riconversione economica del territorio di Taranto", ha detto il parlamentare.
Fioramonti ha detto che la chiusura avverrà "in un periodo di tempo relativamente breve ma non brevissimo. Quindi non pensiamo ai 20 anni o ai 30 anni, non pensiamo nemmeno a un anno o sei mesi".
Il segretario generale della Fim Cisl di Taranto, Valerio D'Alò, che ha partecipato all'incontro, ha commentato in una nota: "Dal Movimento 5Stelle ci aspettavamo di ricevere una strategia certa su Ilva". Il sindacalista ha rimarcato che i parlamentari non hanno dato dettagli ne' sulla chiusura progressiva degli impianti ne' sulla loro riconversione.
Il ministro uscente dello Sviluppo Carlo Calenda contesta queste parole e parla di superficialità. "O la chiudi o la risani. Con quali soldi la tieni aperta a tempo? Dilettantismo di chi non ha mai gestito nulla in vita sua", ha scritto su Twitter.
Sabato nel blog del partito, il M5s aveva detto di puntare alla chiusura dell'Ilva.
"Nel contratto c’è scritto chiaramente che si lavorerà per la chiusura dell’Ilva, per l’introduzione di un modello di gestione dei rifiuti che cancellerà lo Sblocca Italia".
Su twitter Fioramonti ha detto che con i sindacati è stato avviato un dialogo informale "per realizzare un percorso condiviso che porti a soluzione di lungo termine di quello che ormai è diventato un disastro economico, ambientale e sanitario senza precedenti. Basta decreti imposti dall'alto".
Nel programma di M5s e Lega, che oggi salgono al Quirinale per riferire a Mattarella e per proporre una soluzione per il governo, si fa riferimento alla necessità di bonificare e chiudere le fonti inquinanti dell'impianto.
"Con riferimento all’ILVA, ci impegniamo, dopo più di trent’anni, a concretizzare i criteri di salvaguardia ambientale, secondo i migliori standard mondiali a tutela della salute dei cittadini del comprensorio di Taranto, proteggendo i livelli occupazionali e promuovendo lo sviluppo industriale del Sud, attraverso un programma di riconversione economica basato sulla progressiva chiusura delle fonti inquinanti, per le
quali è necessario provvedere alla bonifica, sullo sviluppo della Green Economy e delle energie rinnovabili e sull’economia circolare".