ROMA (Reuters) - L'ex premier Matteo Renzi ha annunciato oggi di aver ottenuto il 68% dei voti al congresso del Pd, anche se per essere rieletto segretario dovrà attendere le primarie del prossimo 30 aprile.
"Alla fine del primo round abbiamo ottenuto oltre i due terzi dei voti. Aspettiamo i dati ufficiali per dire la percentuale esatta ma la matematica non è un'opinione", ha scritto Renzi nella eNews, il bollettino email per i suoi sostenitori.
"Domenica a Roma i risultati saranno proclamati e in quella sede lanceremo lo sprint per arrivare alle primarie di domenica 30 aprile. Senza attaccare i nostri avversari interni perché noi non parliamo male degli altri: noi raccontiamo che idee abbiamo per il Pd e per l'Italia".
Intanto, secondo i dati diffusi dal partito, ai congressi di circolo del partito di centrosinistra hanno votato oltre 266.000 iscritti, il 59% del totale.
Al congresso del 2013 avevano votato oltre 295.000 iscritti (il 55%). Nel 2009 A votare erano stati 460.000.
Ma sui conteggi non mancano le polemiche interne. Ieri sera il Pd assegnava al ministro della Giustizia Andrea Orlando, ex alleato di Renzi e candidato anch'egli alla guida del partito, il 25%, e il 6% al terzo candidato, il presidente della Puglia Michele Emiliano (serve almeno il 5% ai congressi per poter partecipare alle primarie).
Lo staff di Orlando ha contestato i dati, attribuendo al Guardasigilli il 29% circa, a Renzi il 62% circa e a Emiliano l'8%.
L'ex premier ha chiesto di indagare su alcuni congressi di circolo dove si sarebbero verificate irregolarità, ma ha aggiunto: "Quando si vince, si vince. Quando si perde, si ammette. Punto".
Intanto, in vista delle primarie del 30 aprile, i sondaggi assegnano sostanzialmente a Renzi un'ampia vittoria. Per l'Istituto Piepoli, che ha diffuso il suo dato più recente il 31 marzo scorso, avrà il 65%. Altri sondaggi assegnano al leader uscente tra il 52% e il 68%, con un'affluenza intorno ai 2 milioni di elettori.