di Massimiliano Di Giorgio
ROMA (Reuters) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si avvia a nominare un governo "neutrale" che provi a far approvare dal Parlamento la legge di stabilità prima di tornare nuovamente alle urne, ha riferito oggi una fonte vicina al presidente della Repubblica, dato che in due mesi i partiti non sono riusciti a trovare un accordo.
Ma il leader del M5s Luigi Di Maio e quello della Lega Matteo Salvini, che si sono incontrati oggi, scommettono sul fatto che l'esecutivo voluto dal Quirinale non avrà la maggioranza, e ora chiedono di andare a votare l'8 luglio [nL8N1SE3QJ].
In precedenza la fonte vicina al capo dello Stato aveva indicato il rischio di voto a luglio, in mancanza della fiducia da parte del Parlamento e a meno di una richiesta dei partiti di rinviare il voto all'autunno.
Insieme, M5s e Lega hanno la maggioranza dei seggi sia alla Camera sia al Senato (ma a Palazzo Madama il margine è minore). Non sono riusciti a trovare un'intesa per governare, perché la Lega non vuole abbandonare l'alleanza di centrodestra, ma hanno i numeri per bloccare qualsiasi altro tentativo di formare una maggioranza.
Mattarella non vuole né la prosecuzione del governo guidato da Paolo Gentiloni né un esecutivo di minoranza di centrodestra, perché le elezioni si terrebbero comunque nel giro di un anno e occorre evitare di dare ingiusti vantaggi elettorali agli schieramenti.
In particolare, nel caso di Gentiloni, il Quirinale, spiega la fonte, dà per acquisito che sarebbe lui il candidato premier del Pd in caso di voto anticipato.
Nel nuovo e ultimo giro di consultazioni, Mattarella ha già ricevuto stamani i rappresentanti dei tre principali schieramenti, che non sono stati in grado di offrire alcuna maggioranza assoluta.
Di Maio ha detto di essere pronto a farsi da parte in un governo con Salvini aprendo alla scelta di un premier "terzo", ma ha escluso di partecipare a un governo "tecnico".
Subito dopo, però, lo stesso Salvini, a nome di tutto il centrodestra ha chiesto un incarico per la formazione del nuovo governo, dicendosi in grado di trovare poi in parlamento la maggioranza che lo sosterrà.
Infine, il Pd, dopo aver rifiutato di aprire la trattativa con il M5s, ha detto, per bocca del segretario reggente Maurizio Martina, che "supporterà l'iniziativa del presidente della Repubblica fino in fondo".
Nel pomeriggio Mattarella riceverà le forze minori e poi il presidente della Camera Roberto Fico e quella del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Il presidente potrebbe poi parlare in serata, o al massimo domani, per spiegare che in assenza di un'intesa tra i partiti, tocca a lui intervenire, per assicurare il varo della legge di stabilità ma anche per evitare subito l'aumento dell'Iva e delle accise.
-- Ha collaborato Valentina Consiglio