ROMA (Reuters) - All'Italia non serve un governo tecnico ma che l'attuale esecutivo prosegua sul cammino delle riforme anche dopo il referendum del 4 dicembre perché è questo che dà fiducia ai mercati.
Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in una intervista a skytg24 commentando le critiche del settimanale britannico Economist secondo cui sarebbe preferibile una vittoria del no al referendum.
"Sono in totale disaccordo con l'Economist sia sul giudizio sulle riforme istituzionali che sul ruolo del governo tecnico. Quello che serve al Paese è un governo politico che continui a fare le riforme, cioè questo governo", ha detto Padoan.
Alla domanda se temesse attacchi speculativi o addirittura una disgregazione dell'area euro in caso di vittoria del no, il ministro ha risposto: "Mi sembra uno scenario da escludere. Quello che abbiamo osservato nelle ultime settimane è che i mercati finanziari sono in attesa, con un minimo di apprensione, di una cosa molto semplice, se in Italia continuerà o meno la politica di riforme che è il fattore che ha reso ottimisti i mercati sull'Italia negli ultimi due anni, i mercati temono una interruzione di questa esperienza".
Vede un rischio di crisi come nel 2011 quando lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi superò i 500 punti base? "Io credo proprio di no perché da allora i fondamentali dell'economia italiana sono molto migliorati... anche il sistema bancario, che sta uscendo da una fase difficile, si sta rafforzando", ha detto il ministro.
Padoan ha anche rassicurato sulla gestione del debito pubblico dicendo che è "sotto controllo sia dal punto di vista della dinamica che della gestione del finanziamento".
"Se si va verso una fase di tassi più elevati, e qualche avvisaglia la conosciamo, potrebbe essere per ragioni diverse cioè per il fatto che ci si aspetta più crescita e inflazione nel futuro e questa sarebbe buona notizia anche per il debito italiano".
Il ministro ha escluso che l'esito del voto al referendum influirà sul via libera della manovra: "Assolutamente. Questo week end vedrà il completamento del voto alla Camera, poi si andrà al Senato... tutto sarà concluso entro fine anno come previsto dalla legge".