(Reuters) - Le forze russe proseguono l'offensiva in diverse regioni ucraine, mentre il presidente Volodymyr Zelenskiy ha avvertito della possibilità di attacchi più gravi in vista del 31° anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina dal dominio sovietico.
Colpi di artiglieria hanno ricoperto Nikopol, una città vicina a Zaporizhzhia - la più grande centrale nucleare d'Europa, mentre missili hanno colpito l'area vicino al porto di Odessa nel fine settimana.
Zelenskiy ha invitato a restare vigili e ha affermato che Mosca potrebbe tentare "qualcosa di particolarmente brutale" mercoledì, giorno in cui ricorre la Giornata dell'Indipendenza dell'Ucraina e metà anno dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, iniziata il 24 febbraio.
Zelenskiy ha detto di aver discusso di "tutte le minacce" con il presidente francese Emmanuel Macron e di averne parlato anche con altri leader, tra cui il presidente turco Tayyip Erdogan e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
"Tutti i partner dell'Ucraina sono stati informati di ciò che lo Stato terrorista può preparare durante questa settimana", ha detto Zelenskiy nel suo consueto messaggio video notturno, riferendosi alla Russia.
Ha anche detto che se la Russia dovesse portare avanti il processo contro i difensori ucraini catturati a Mariupol, allora violerebbe le regole internazionali e si escluderebbe dai negoziati.
"Se questo spregevole processo farsa dovesse andare avanti... questa sarebbe la linea oltre la quale i negoziati non sono più possibili", ha detto Zelenskiy. "Non ci saranno più conversazioni. Il nostro Stato ha detto tutto", ha aggiunto.
In un articolo pubblicato domenica, il Financial Times ha citato Gennady Gatilov, ambasciatore di Mosca presso le Nazioni Unite a Ginevra, il quale ha affermato che Erdogan ha cercato di facilitare il dialogo tra le due parti.
Tuttavia, ha respinto le speculazioni su colloqui tra Zelenskiy e il presidente russo Vladimir Putin, affermando che "non c'era alcuna piattaforma pratica per tenere questo incontro".
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)