ROMA (Reuters) - Con 109 voti di scarto, la Camera oggi ha rinviato in Commissione, su richiesta della maggioranza, la proposta di legge del Movimento Cinque Stelle di dimezzare lo stipendio dei parlamentari.
Il M5s sostiene che la proposta, se approvata, "consentirebbe un risparmio fino a 87 milioni di euro per ogni anno", superiore di oltre 30 milioni alle minori spese stimate per effetto della riforma costituzionale, che riduce il numero di senatori e i poteri del Senato e delle Regioni, aumentando di fatto quelli del governo.
La mossa dei grillini avrebbe però potuto mettere in imbarazzo l'esecutivo di Matteo Renzi e il suo partito, il Pd, che tra i motivi per votare sì al referendum del 4 dicembre sulla riforma indica anche il taglio dei costi della politica.
La maggioranza, per bocca del centrista Lorenzo Dellai ha chiesto il rinvio per alcuni vizi procedurali. Le opposizioni si sono espresse contro il rinvio, pur avendo proposte in parte diverse da quella del M5s, ma alla fine a decidere è stato il voto dell'aula.
Per l'occasione, ad assistere al dibattito in aula era giunto a Montecitorio anche il leader del M5s, Beppe Grillo.