BARI/MILANO (Reuters) - Nonostante le proteste della popolazione locale e degli attivisti no Tap, gli operai del consorzio internazionale che prevede di realizzare il gasdotto con approdo nella spiaggia di Melendugno, in provincia di Lecce, hanno oggi spostato 82 ulivi che si aggiungono ai circa 60 già rimossi su un totale di 211.
Un portavoce di Tap assicura che fra domani e venerdì si dovrebbe concludere la fase di espianto degli alberi, propedeutica all'avvio del cantiere per la costruzione del micro tunnel. Gli ulivi sono stati spostati nella masseria del Capitano a pochi chilometri dal cantiere e saranno poi reimpientati da Tap a conclusione dei lavori.
Questa mattina si sono verificati altri scontri tra i poliziotti e una trentina di manifestanti: due persone sono state colte da malore, si tratta di un manifestante e di un operaio, riferiscono fonti di pubblica sicurezza. Il primo si è accasciato durante un momento di tensione con le forze dell'ordine, il secondo sarebbe stato colpito da una pietra.
Anche oggi erano presenti alcuni sindaci dei comuni della zona.
Nel corso della notte scorsa nell'area del cantiere del gasdotto qualcuno ha fatto esplodere, senza provocare danni, una bomba carta davanti ai cancelli e ha sparso sulla strada che percorrono i tir dei grossi chiodi, riferiscono le fonti. Tra ieri e oggi 8 sono i feriti per gli scontri, nessuno grave. Oggi la polizia ha creato un cordone per tenere lontani circa 200 manifestanti, ma ci sono stati tentativi per rompere questo cordone.
(Giancarlo Navach)