John Butler (Wellington Management) vede gli asset di rischio penalizzati dalla riduzione della liquidità sia per il quantitative tightening della Fed e della BCE e sia perché la BOJ non potrà continuare a sostenere l’acquisto di bond
Fin dai primi anni ’90 in Giappone è sparita l’inflazione. La Bank of Japan (BoJ), che ha adottato politiche monetarie volte ad alimentare i prezzi al consumo sostenendo la liquidità globale, nel 2016 ha annunciato una politica ultra-accomodante di controllo della curva dei rendimenti, che la impegna a mantenere un livello di rendimento massimo prestabilito. Un approccio che, dalla fine del 2022, è stato sempre più messo in discussione dall’aumento dell’inflazione interna e dalle pressioni politiche.
LA PROSSIMA RIUNIONE DEL 10 MARZO DELLA BOJ
“La BoJ, che a dicembre aveva deciso di ampliare la fascia di rendimento target per il titolo di Stato giapponese di riferimento a 10 anni (JGB) da circa ±0,25% a circa ±0,5%, durante la riunione di politica monetaria di gennaio ha lasciato la situazione invariata, evidenziando che è pronta ad espandere il bilancio da qui alla prossima riunione del 10 marzo, e potenzialmente anche oltre”, fa sapere John Butler, Macro Strategist di Wellington Management...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge