di Massimiliano Di Giorgio
ROMA (Reuters) - Alle elezioni del 4 marzo gli elettori non troveranno sulle schede soltanto centrosinistra, centrodestra e M5s, ma anche una decina di liste autonome. E per alcune, dai repubblicani ai monarchici al partito comunista, si tratta quasi di un "ritorno al futuro".
Sono i gruppi politici che nei sondaggi vengono genericamente indicati sotto la voce "altri". Difficilmente riusciranno a eleggere parlamentari, vista la soglia di sbarramento del 3%, ma i loro voti nei collegi uninominali - 231 alla Camera, 115 al Senato – dove basta un voto in più per vincere, potrebbero danneggiare o avvantaggiare i partiti maggiori.
A SINISTRA DELLA SINISTRA
Potere al popolo (Pap) è una matrioska di tre partiti - Rifondazione comunista (Prc), Partito comunista italiano e Sinistra anticapitalista - più una serie di gruppi di base e centri sociali. A sinistra di Liberi e Uguali (Leu)è quella che, stando ai sondaggi prima del black out, potrebbe dare qualche pensiero al partito degli ex Pd ed ex Sel guidati da Pietro Grasso.
Pap non chiede l'uscita dall'euro, assicura il 52enne Maurizio Acerbo, segretario del Prc, secondo cui però "bisogna rompere con i Trattati Ue, perché sono in contrasto con la nostra Costituzione".
Tra le altre sfumature di rosso, sempre a sinistra di Leu, il Partito comunista (da non confondere con il Partito comunista italiano) di Marco Rizzo e la lista Sinistra Rivoluzionaria di Marco Ferrando - tutti e due ex parlamentari Prc - vogliono invece uscire da euro, Ue e Nato.
ANTI-GENTILONI E PEOPLECOIN
Antonio Ragusa, 47 anni, è il direttore della Rome Business School, una scuola di formazione per manager, e sfiderà Paolo Gentiloni nel collegio Roma 1 della Camera. Con altri imprenditori, professionisti e docenti ha dato vita a "10 Volte Meglio": primo punto del programma la "ricerca della felicità" e secondo la creazione di posti di lavoro.
Ragusa, europeista che si definisce "piccolo Davide armato di coraggio e di valori contro i Golia dei grandi partiti" fa campagna sui social e con i volantini.
Il suo movimento è appena nato (a ottobre) ma, dice, ha "una visione di lungo percorso, 10 anni".
L'ex magistrato antimafia Antonio Ingroia, 59 anni, si candida invece a Matera con la Lista del popolo per la Costituzione, in "un'alleanza dei cittadini trasversale" di cui, dice, fanno parte anche ex grillini. Non vuole abolire l'euro ma accompagnarlo con una criptovaluta, chiamata Peoplecoin. Critica il M5s perché "ormai è un pezzo del sistema".
I repubblicani volevano entrare nell'alleanza di centrosinistra insieme ai verdiniani, ma il rifiuto del Pd li ha costretti a correre da soli. In passato il Pri ha sostenuto l'Ulivo ma anche il centrodestra, ora si dicono "più vicini alla sinistra democratica", ma bocciano la politica economica di Matteo Renzi e Gentiloni.
PIU' MONARCHICI E MENO LAVORO
Con il simbolo Blocco Nazionale per le libertà, tornano sulla scheda anche i monarchici. Tra loro, a Roma, il commercialista Angelo Novellino e leader di Italia Reale, correrà contro Gentiloni.
A destra della Lega e di Fratelli d'Italia, due formazioni fanno campagna contro l'immigrazione e l'Europa.
Sono Casapound e Prima gli Italiani. Quest'ultima è la lista elettorale Forza Nuova, il gruppo di estrema destra che recentemente ha difeso Luca Traini, l'uomo che ha ferito a colpi di pistola sei migranti a Macerata nel gennaio scorso durante un raid razzista.
C’è anche chi sulla scheda troverà un cuore viola, simbolo del partito Valore Umanista: propone la riduzione dell'orario di lavoro a quattro ore al giorno e pensionamento a 63 anni. E nella lunga carrellata degli “altri” c’è spazio anche il partito anti-gender del Popolo della Famiglia. Lo guida l’ex candidato alla segreteria del Pd Mario Adinolfi.