MILANO (Reuters) - Il Leader della Lega, Matteo Salvini, torna a chiudere sulla possibilità di un governo di centrodestra sostenuto in qualche forma dal Partito democratico dopo le aperture dell'alleato Silvio Berlusconi e del suo partito Forza Italia.
"Gli italiani non ci hanno votato per riportare [l'ex premier Matteo] Renzi al governo. Secondo lei chi ha votato Lega vuole [Paolo] Gentiloni al governo? Sulle alleanze stiamo ragionando partendo non dai numeri ma dal programma", ha detto Salvini al termine della direzione della Lega.
Berlusconi, sulla Stampa, si è appellato oggi al Pd perché sostenga un esecutivo di centrodestra. "Nessuno, fra chi ha ottenuto un consenso importante dagli elettori, può pensare di non farsi carico della necessità che il Paese sia governato", ha detto.
Renato Brunetta, su Radio capital, ha messo nuovamente sul tavolo l'ipotesi che una presidenza delle Camere vada al Pd per ottenere l'appoggio esterno dai democratici.
Brunetta ha anche ipotizzato una confluenza di Matteo Renzi in un "centrodestra allargato", così precisando: "Renzi aveva avuto l'idea del partito della nazione. Penso che si possa fare, ma avendo come perno il centrodestra. Come Renzi aveva aperto le porte a Forza Italia e a una parte del centrodestra, così noi possiamo aprire le porte a lui".
Salvini, da parte sua, ribadisce l'impegno a fare "tutto il possibile per andare al governo e per trasformare in fatti le promesse elettorali".
"Non andremo al governo se non potremo realizzare il programma. I numeri che ci interessano sono quelli degli italiani che ci hanno votato. Stiamo lavorando a un programma economico alternativo a quello che previsto dall'Europa", ha detto.
Il leader della Lega nega problemi con Forza Italia sulle presidenze di Camera e Senato e annuncia un vertice tra alleati in settimana.
(Sara Rossi)