IA e timori per la recessione fanno pressione sulle compagnie tech.
Nel 2023, le società tecnologiche hanno lasciato a casa 262.592 dipendenti, il 69% in più del 2022. Quest’anno sembra seguire lo stesso trend. Al 4 gennaio, la Fed di New York prevedeva ancora una probabilità di recessione pari al 63%, in base allo spread dei Treasury.
Inoltre, resta da vedere quale impatto avranno i previsti tagli dei tassi, a partire da maggio, sull’economia in un simile scenario. Finora, le compagnie tech hanno licenziato 23.700 dipendenti. Sebbene si tratti del 73% in meno da gennaio 2023, i licenziamenti dei colossi del tech sono in corso.
Principali motivi di licenziamento
L’integrazione dell’IA giocherà un ruolo importante nel ridimensionamento. Secondo un sondaggio di Bridgepoint Consulting su oltre 100 CFO, il 33% degli intervistati considera necessario l’investimento sull’intelligenza artificiale per ottimizzare e tagliare i costi del personale nel 2024.
E questo risulta in linea con un sondaggio di dicembre di Resume Builder, secondo cui il 38% delle compagnie probabilmente continuerà a licenziare nel 2024, con il 52% che congelerà le assunzioni per l’anno. Le grandi compagnie con oltre 1.000 dipendenti difficilmente si ridimensioneranno, al 39%, mentre quelle di medie dimensioni danno una probabilità del 42%.
La riduzione dei costi è il principale motivo di licenziamento (69%), seguita da timori per la recessione (51%), spinta ai profitti (42%), e integrazione IA (39%). Quali compagnie quotate in borsa diventeranno più snelle nel 2024?
Salesforce, Inc
Andando verso il 2024, Salesforce Inc (NYSE:CRM) ha annunciato che taglierà l’1% del personale globale, pari a circa 700 persone. Nel 2023, la piattaforma di Customer Relationship Management (CRM) ha tagliato il 10% della forza lavoro, poco più di 7.000 dipendenti.
Considerato il suo business model Software-as-a-Service (SaaS), Salesforce ottiene entrate ricorrenti dagli abbonamenti. Con l’IA in gioco, Salesforce ha ampio spazio per ingrandirsi ulteriormente. La compagnia utilizza Salesforce Einstein, il suo principale strumento, per l’elaborazione del linguaggio naturale e per fornire analisi predittive per le aziende.
A novembre, Salesforce ha riportato solidi risultati del Q3 FY24, con una crescita del fatturato dell’11% su base annua a 8,72 miliardi di dollari. La compagnia è stata generosa con i riacquisti di azioni nel trimestre, pari a 1,9 miliardi di dollari restituiti agli azionisti. Per il FY24, Salesforce ha alzato le stime sul flusso di cassa operativo al 30%-33% YoY e il margine operativo al 14,5%.
Nel FY23 aveva un margine operativo del 3,3% e un flusso di cassa operativo in salita del 19% YoY.
Negli ultimi tre mesi, il titolo CRM è salito del 44%. In base alle opinioni di 42 analisti raccolte da Nasdaq, CRM è “strong buy”. Il prezzo obiettivo medio per CRM è di 285,14 dollari rispetto agli attuali 282 dollari. La stima alta è 350 dollari, mentre quella bassa è 212 dollari per azione.
Intel Corporation
La multinazionale dei semiconduttori ha attuato 5 round di licenziamenti nel 2023, con 343 dipendenti licenziati. Rientra nel progetto di tagliare i costi fino a 10 miliardi di dollari entro il 2025, quindi si prevedono ulteriori licenziamenti.
A fine dicembre, Intel Corporation (NASDAQ:INTC) ha riportato i risultati del FY 2023, con un aumento del fatturato YoY a 15,4 miliardi di dollari per il Q4. Sebbene questo dato abbia superato le stime, il fatturato sull’intero anno fiscale di Intel è sceso del 14% YoY. Allo stesso modo, le entrate nette di Intel sono scese del 79% rispetto al 2022.
Tra le divisioni, solo Mobileye e Intel Foundry Services sono salite, rispettivamente dell’11% e del 103%. Tuttavia, con i continui investimenti su nuove tecnologie e IA, INTC probabilmente schizzerà.
Negli ultimi tre mesi, il titolo INTC è salito del 35%. In base alle opinioni di 35 analisti raccolte da Nasdaq, INTC è “buy”. Il prezzo obiettivo medio per INTC è di 45,78 dollari rispetto agli attuali 44 dollari. La stima alta è 68 dollari, mentre quella bassa è 17 dollari per azione.
Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Inc.
Da gennaio 2023, Alphabet Inc Class C (NASDAQ:GOOG) ha licenziato 12.000 dipendenti, pari al 6% della forza lavoro globale.
Andando verso il 2024, la compagnia ha licenziato i dipendenti della divisione Moonshot X lab.
E questo oltre ad aver licenziato migliaia di dipendenti l’11 gennaio. Il 30 gennaio, Alphabet pubblicherà i risultati del Q4 2023. Nel Q3, la compagnia ha registrato una crescita del fatturato dell’11% YoY, con il margine operativo salito dal 25% al 28%. Rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, le entrate nette di Alphabet sono aumentate del 41% a 19,7 miliardi di dollari.
Negli ultimi tre mesi, il titolo GOOGL è salito del 24%. In base alle opinioni di 40 analisti raccolte da Nasdaq, GOOGL è “strong buy”. Il prezzo obiettivo medio è di 159 dollari rispetto agli attuali 152 dollari. La stima alta è 180 dollari, mentre quella bassa è 140 dollari per azione.
Nota: L’autore non possiede né ha una posizione su nessuno dei titoli menzionati nell’articolo.
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