Australia: investimenti delle aziende contro mercato di carta
Quando calano i prezzi delle materie prime, c’è un trasferimento della ricchezza fra esportatori (produttori) e importatori di materie prime. Il calo favorisce le industrie che hanno bisogno delle materie prime quali fonti principali per la produzione di prodotti. L’Australia è dalla parte degli esportatori. Gran parte delle entrate australiane deriva, infatti, dall’estrazione di Oro, Argento, Platino e di altri metalli.
Le conseguenze dei bassi prezzi delle materie prime pesano sull’economia australiana e si riflettono negli ultimi dati sugli investimenti delle aziende, che nel terzo trimestre sono calati del 9,2% t/t.
Riteniamo che ciò sia dovuto in parte al fatto che l’Australia risente della forte contrazione dei mercati delle materie prime. Anche la domanda negativa del mercato di carta (per esempio di oro) fa abbassare il prezzo del mercato fisico perché non c’è uno scollegamento fra i due, soprattutto se si considera la dimensione del mercato di carta.
Nello specifico, le once di oro in certificati sono duecento volte superiori a quelle fisiche. Nel frattempo, c’è stato un boom della domanda di materie prime fisiche. Arrivati a un certo punto, non si può più affermare che il mercato di carta rappresenti una protezione per quello fisico, perché la differenza delle dimensioni è enorme.
Riteniamo che i problemi dell’Australia dovuti a questa contrazione non siano destinati a diminuire, visto che il mercato di carta continua a crescere a un ritmo molto elevato.
The Risk Today
EUR/USD L’EUR/USD si consolida a quota 1,0600 e permane in un canale discendente. La struttura tecnica è chiaramente negativa. Il supporto orario a 1,0591 (minimo 23/11/2015) è stato infranto. La resistenza oraria giace a 1,0763 (massimo 19/11/2015). Una resistenza più robusta giace a 1,0897 (massimo 05/11/2015). Prevediamo un consolidamento della coppia. A più lungo termine, finché reggerà la resistenza, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista. La resistenza chiave si ubica nell’area a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce un graduale declino verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD La coppia GBP/USD permane in un canale ribassista di medio termine. Il supporto orario è dato a 1,5027 (minimo 06/11/2015). La resistenza oraria è data a 1,5336 (massimo 19/11/2015). Una resistenza robusta può essere individuata a 1,5529 (massimo 22/09/2015). Si prevede un indebolimento continuo. Il pattern tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,5089, fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY La coppia USD/JPY ha impresso un cambiamento di tendenza al recente momentum ascendente, con una correzione nettamente ribassista. La resistenza si colloca a 123,76 (massimo 18/11/2015). Il supporto si colloca a 122,23 (minimo 16/11/2015). Si prevede una violazione del robusto supporto a 122,23. Si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si favorisce un aumento graduale verso la resistenza importante a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 116,18 (minimo 24/08/2015).
USD/CHF L’USD/CHF segna un nuovo massimo su cinque anni, infrangendo la resistenza oraria a 1,0226 (massimo 23/11/2015). Il supporto orario giace a 1,0122 (minimo 18/11/2015), mentre la resistenza oraria è data a 1,0261 (massimo intragiornaliero). La struttura tecnica lascia intendere ancora che il momentum ascendente non è ancora terminato. Nel lungo termine, la coppia ha violato la resistenza a 0,9448 e la resistenza chiave a 0,9957, il che suggerisce un ulteriore trend rialzista. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Finché questi livelli reggeranno, si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine.