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Balzo valutazioni azionarie: 2 ETF con possibili prese di profitto a breve termine

Pubblicato 15.06.2021, 14:30
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L’indice S&P 500, schizzato del 13% nel 2021, oscilla vicino ad un massimo storico. Allo stesso modo, numerosi settori hanno registrato aumenti sopra la media quest’anno. Tra tutti questi succosi guadagni, gli investitori si chiedono se non dovrebbero darsi alle prese di profitto sui nomi vincenti nei loro portafogli.

Di conseguenza, oggi parleremo di due ETF che hanno visto considerevoli ritorni sull’anno in corso e che potrebbero presto registrare delle prese di profitto.

Ogni portafoglio è unico e gli investitori potrebbero avere motivi diversi per uscire da determinati titoli o fondi. Ad esempio, i livelli di valutazione potrebbero essere diventati schiumosi da un punto di vista storico.

Gli investitori che seguono anche gli indicatori tecnici potrebbero notare inoltre che lo slancio su un determinato titolo comincia a ridursi. I grafici potrebbero segnalare cautela all’orizzonte. Oppure potrebbero semplicemente voler utilizzare i profitti per comprare altri titoli o fondi di alta qualità che sono sotto pressione, e aggiungerli al portafoglio.

Tenendo a mente questi aspetti, ecco due fondi che secondo noi potrebbero andare sotto pressione a breve termine nelle prossime settimane.

1. iShares U.S. Financials ETF

Prezzo attuale: 82,06 dollari
Range su 52 settimane: 53,51 - 83,82 dollari
Rendimento dividendo: 1,53%
Percentuale di spesa: 0,42% all’anno

Gli analisti si chiedono se ci saranno o meno dei rapidi aumenti dei tassi di interesse negli Stati Uniti (ne abbiamo parlato qui). Un simile aumento significherebbe maggiori margini di profitto per il settore finanziario, soprattutto per le banche. In previsione di una mossa della Fed, molti investitori stanno scommettendo sul settore.

Inoltre, gli istituti finanziari di solito traggono vantaggio da una ripresa dell’economia e delle spese dei consumatori. Di conseguenza, con la riapertura dell’economia statunitense, le aspettative sul settore sono alte. In quanto titoli ciclici, i finanziari solitamente vanno bene quando l’economia è forte. Ad esempio, l’indice Dow Jones Financials è schizzato di quasi il 40% sull’anno in corso. Molti settori impallidiscono rispetto ai profitti del settore finanziario.

L’iShares US Financials ETF (NYSE:IYF) ha visto ritorni di circa il 46% negli ultimi 12 mesi e del 23% sull’anno in corso. Il fondo, che ha segnato un massimo storico a giugno, offre esposizione al settore finanziario statunitense, comprese assicurazioni, società di carte di credito e banche.

 

IYF Weekly

Grafico settimanale IYF

 

IYF, che ha cominciato gli scambi il 22 maggio 2000, replica l’indice Dow Jones U.S. Financials Capped Index. I principali 10 possedimenti rappresentano circa il 40% degli asset netti, pari a quasi 2,45 miliardi di dollari.

In altre parole, sebbene abbia 231 possedimenti, l’ETF dipende da quelli maggiori. Dunque la performance dei nomi principali potrebbe benissimo influenzare le mosse del fondo. I primi cinque nomi sono Berkshire Hathaway (NYSE:BRKb), JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Visa (NYSE:V), Bank of America (NYSE:BAC) e Mastercard (NYSE:MA).

Per quanto riguarda l’allocazione per settori, in testa troviamo i finanziari diversificati con il 31,77%, seguiti da banche (25,93%), settore immobiliare (19,40%), assicurazioni (12,50%) e software e servizi (9,63%).

Luglio significa una raffica di aggiornamenti sugli utili e quelle finanziarie sono tra le prime società ad aprire le danze. Fino ad allora, qualche investitore potrebbe decidere di togliere il denaro dal piatto. Un simile calo di IYF, soprattutto verso i 78 dollari, offrirebbe un miglior punto di entrata agli investitori a lungo termine.

Dobbiamo sottolineare che, nonostante la possibilità di prese di profitto a breve termine, siamo rialzisti su molti dei nomi del fondo sul lungo termine. Più in là in estate, dei report sugli utili migliori del previsto potrebbero facilmente incoraggiare il fondo.

2. Invesco S&P MidCap 400 Revenue ETF

Prezzo attuale: 90,30 dollari
Range su 52 settimane: 49,05 - 97,65 dollari
Rendimento dividendo: 0,69%
Percentuale di spesa: 0,39% all’anno

L’Invesco S&P MidCap 400 Revenue ETF (NYSE:RWK) offre esposizione alle azioni di società USA a media capitalizzazione. La definizione di mid-cap potrebbe essere diversa tra broker e sponsor dei fondi USA, ma solitamente si tratta di società con capitalizzazione di mercato compresa tra i 2 ed i 10 miliardi di dollari. Tuttavia, molti fondi comprendono anche società con valutazioni più alte.

Nel 2020, numerosi colossi del tech sono diventati i beniamini dell’era dello stare a casa. Con l’aumento delle vaccinazioni all’inizio del 2021, gli investitori hanno capito che le società a media capitalizzazione potrebbero trarre vantaggio da utili migliori, man mano che si riprenderà l’economia. Di conseguenza, l’indice S&P Midcap 400 è schizzato di quasi il 20% sull’anno in corso.

Anche RWK ha avuto un anno straordinario, con ritorni di oltre il 28%. Oscilla intorno al massimo storico segnato a fine marzo. L’ETF, che replica l’indice S&P MidCap 400® Revenue-Weighted Index, conta 389 possedimenti e viene ribilanciato trimestralmente.

 

RWK Weekly

Grafico settimanale RWK

 

Il fondo ha cominciato gli scambi nel febbraio 2008. Il principale settore per peso è quello industriale (21,40%), seguito da beni di consumo voluttuari (20,28%), Information Technology (14,47%), finanza (12,37%) e materiali (8,40%).

I primi dieci nomi rappresentano circa il 17% dei suoi asset netti, pari a 424 milioni di dollari. Tra le principali società del fondo troviamo il fornitore di servizi di fabbricazione materiale elettronico Jabil Circuit (NYSE:JBL), il distributore di componenti elettroniche, Arrow Electronics (NYSE:ARW), il fornitore di integrazione e distribuzione IT, Synnex (NYSE:SNX), il distributore del settore automobilistico AutoNation (NYSE:AN) ed il gruppo sanitario Tenet Healthcare (NYSE:THC).

Crediamo che la maggior parte dei portafogli retail debba avere una certa esposizione alle mid-cap. Di conseguenza, un potenziale calo sul breve termine verso gli 85 dollari offrirebbe una migliore opportunità di acquisti di RWK.

 

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

 

 

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