Oggi le principali Borse europee si muovono in territorio negativo, si difende meglio degli altri il FTSE 100 con un calo dello 0,42%, mentre il Cac40 e il Dax30 arretrano rispettivamente dello 0,52% e dello 0,69%.
Intanto si muove in territorio negativo anche Piazza Affari dove il Ftse Mib viene fotografato negli ultimi minuti in area 18.650, con un ribasso dello 0,55%.
Non mancano le blue chips capaci di muoversi in controtendenza come FinecoBank che sale dello 0,61%.
Spunti positivi anche per alcune utilities come Enel (MI:ENEI) e Snam (MI:SRG) che avanzano dello 0,48% e dello 0,43%, mentre A2A (MI:A2) e Italgas SpA (MI:IG) si apprezzano dello 0,2% e dello 0,16%, seguiti da Terna (MI:TRN) che si accontenta di un frazionale progresso dello 0,06%.
Sotto scacco Mediaset (MI:MS) che lascia oltre il 4% del suo valore, complice la bocciatura di JP Morgan (NYSE:JPM) che ha ridotto il giudizio sul titolo da "neutral" ad "underweight", con un prezzo obiettivo tagliato da 3,1 a 2 euro.
Sul fronte dei dati macro, la produzione industriale in Italia è salita dello 0,1% ad ottobre, in recupero rispetto alla lettura di settembre ritoccata verso l'alto da -0,2% a -0,1% e oltre le previsioni della comunità finanziaria che si era preparata ad una flessione dello 0,3%.
A frenare intanto gli investitori sono alcuni deludenti dati macro che arrivano dall'Asia, visto che in Cina le esportazioni a novembre sono salite solo del 5,4%, in decisa frenata rispetto al rialzo del 15,6% del mese precedente, mentre l'inflazione ha mostrato un incremento del 2,2% dopo il 2,5% di ottobre.
Cattive notizie anche dal Giappone dove il PIL nel terzo trimestre ha evidenziato una variazione negativa del 2,5%, in netto peggioramento rispetto al calo dell'1,1% segnalato dalla lettura preliminare e in confronto al -1,9% messo in conto dagli analisti.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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