Come previsto la BCE è rimasta in attesa giovedì lasciando invariato lo stimolo a 1,8 trilioni di EUR. Durante la conferenza stampa, Mario Draghi non ha tralasciato l’ammonimento agli speculatori ribadendo che, se necessario, la BCE è pronta a ulteriori azioni.
Tuttavia, per il momento, l'istituzione europea è ancora in attesa di osservare gli effetti dell'ultima profusione di stimoli. Come al solito dopo una riunione della BCE, l’EUR/USD scende ulteriormente e tocca 1,1142 in sessione asiatica.
Dall'altra parte dell'Atlantico, la relazione sul lavoro di ADP di giovedì non è riuscita a inviare un chiaro segnale in vista del dato NFP di oggi con il settore privato che aggiunge 173.000 posti di lavoro a maggio, in linea con le aspettative. Il dato del mese precedente è stato rivisto al rialzo passando da 156.000 a 166.000.
Nel pomeriggio il dato sulle buste paga non agricole dovrebbe segnare 160.000, dato stabile rispetto a marzo. A nostro avviso, sarà necessario un dato estremamente robusto per convincere il mercato a mantenere fede in un rialzo dei tassi a giugno.
In effetti, i dati economici degli Stati Uniti diffusi nel corso degli ultimi giorni, in particolare dal settore manifatturiero, che è molto sensibile alle variazioni del biglietto verde, sono stati tutti a sostegno di un rialzo dei tassi a giugno. Prevediamo quindi che il dollaro inizierà l’adeguamento sul lato negativo a fronte della maggior parte delle valute del G10 e soprattutto dello yen e dell'euro.
L’USD/JPY opera defilato a Tokyo e viene scambiato in una fascia ristretta all'interno di 108,50 e 109,14, consolidandosi al di sotto del supporto precedente a 109 (livello minimo e psicologico precedente).
Attendiamo il momentum negativo per segnare il ritmo con gli operatori che inizieranno a considerare il rialzo dei tassi in estate. Sul fronte dei ribassi, una prima resistenza si trova a 106,49 (minimo dal 6 maggio). La prossima si trova a 105,55 (minimo dal 3 maggio) e dovrebbe fornire un solido sostegno alla coppia.
Nel mercato azionario, gli indici regionali asiatici lampeggiano in verde sugli schermi sulla scia delle aspettative per cui la politica monetaria accomodante continuerà a costituire la regola in tutto il mondo. In Cina, lo Shanghai Composite è salito dello 0,44% e il Shenzhen Composite segna + 0,77%. Offshore, a Hong Kong, l’Hang Seng sale dello 0,43%, mentre il Taiex di Taiwan sale dello 0,37%. In Giappone, il Nikkei 225 sale dello 0,48%, mentre l'indice Topix sale dello 0,41%.
In Europa, i futures azionari stanno seguendo l'esempio asiatico con i futures sul Footsie diretti verso l’alto a + 0,40%, mentre quelli sul DAX tedesco segnano un aumento dello 0,26%.
Oggi gli operatori osserveranno l’IPC dalla Turchia; il PMI da Spagna, Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Brasile; la produzione industriale in Svezia; il tasso di disoccupazione in Norvegia; la bilancia commerciale, i dati NFP, il tasso di disoccupazione, gli ordini di fabbrica, l'ISM non manifatturiero composito e gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti.