Dopo aver sopportato un duro colpo lo scorso anno, nel bel mezzo della pandemia globale, Exxon Mobil (NYSE:XOM) ora mostra una certa forza.
Il più grande produttore statunitense di greggio e gas ha registrato il profitto più alto degli ultimi anni il mese scorso, quando ha pubblicato gli utili del secondo trimestre, tra l’impennata dei prezzi delle materie prime e dei prodotti chimici.
Il super-colosso energetico con sede ad Irving, Texas, ha riportato utili rivisti di 1,10 dollari ad azione nel secondo trimestre, il risultato migliore in oltre due anni. I profitti da prodotti chimici sono stati i più alti mai registrati.
Questa svolta rende il rendimento del dividendo del 6% di Exxon più allettante per gli investitori da reddito, che puntano ad aggiungere un titolo da dividendo di qualità ai loro portafogli. Ma, prima di prendere una decisione sull’acquisto, è importante capire che Exxon è cambiata molto negli ultimi due anni. E attualmente non punta a restituire più denaro agli investitori.
Grafico prezzo settimanale Exxon
Exxon è uscita indebolita dal dannoso periodo di due anni durante l’emergenza sanitaria globale che ha pesato sulla domanda di greggio e gas. In quel periodo, la società ha bruciato quasi 28 miliardi di dollari di liquidità, ha chiesto grossi prestiti per finanziare il terzo maggiore dividendo dell’indice S&P 500 ed ha sopportato la chiusura delle economie in tutto il mondo per la pandemia.
Per gestire questa crisi, Exxon ha drasticamente tagliato le spese in conto capitale ed ha licenziato 14.000 dipendenti. Come se non fosse abbastanza, il presidente ed amministratore delegato Darren Woods qualche mese fa ha anche perso la lotta per procura contro l’investitore attivista Engine No. 1. Exxon è stata quindi costretta a rimpiazzare un quarto del suo consiglio di amministrazione con candidati che si impegnano a migliorare i ritorni finanziari e la strategia climatica della società.
Sanare il bilancio
Date tutte queste perdite, Exxon ora è più focalizzata sul sanare il bilancio prima di prendere in considerazione l’idea di alzare il dividendo trimestrale da 0,87 dollari ad azione. Il debito netto della società è schizzato di circa il 40% al record di 68 miliardi di dollari nel 2020.
Detto questo, il rendimento del dividendo del 6% sembra molto più sicuro di un anno fa, quando la domanda petrolifera era sottotono e i flussi di cassa della società non bastavano a coprire i suoi payout. Nell’ultimo report sugli utili, la società ha reso noto di aver generato 9,7 miliardi di dollari di flussi di cassa dalle operazioni, sufficienti a coprire dividendi, investimenti di capitale e riduzione del debito.
Inoltre, la divisione chimica della compagnia sta prosperando. La domanda di prodotti chimici in generale è rimasta stabile, nonostante l’impasse dell’attività economica in tutto il mondo. La domanda di polietilene, uno dei principali prodotti chimici di Exxon, è stata “incredibilmente resiliente durante la pandemia di COVID-19, nonostante sia storicamente correlata al PIL generale”, secondo un report di Citigroup.
Incoraggiata da questa forza, Bank of America ha confermato Exxon tra le sue migliori scelte. In una recente nota, si legge:
“Continuiamo a credere che XOM si distinguerà nella ripresa, con un enorme flusso di cassa disponibile a supportare il ritorno della crescita dei dividendi che ci aspettiamo entro fine anno”.
Morale della favola
Il rendimento del dividendo del 6% di Exxon è subordinato a molti rischi legati al titolo di XOM, compresi i mercati energetici volatili, il coinvolgimento di un investitore attivista e la rapida diffusione della variante Delta.
Nonostante tutti questi pericoli, il dividendo di Exxon è molto più sicuro rispetto all’anno scorso. A 13 volte gli utili forward su 12 mesi, il titolo di Exxon, che ha chiuso a 54,39 dollari ieri, potrebbe essere un affare rispetto alla sua media decennale.